Presentato alla Festa del cinema di Roma ‘Un silence’ di Joachim Lafosse, è un film del 2023 in coproduzione tra Begio, Lussemburgo e Francia.
Un silence: il cast
Joachim Lafosse sceglie un cast garantito tra cui Daniel Auteuil, Emmanuelle Devos, Matthieu Galoux, Salomé Dewaels, Jeanne Cherhal.
Uno degli argomenti più taciuti, sia in famiglia che fuori, è stata e spesso continua ad esserlo, la violenza domestica familiare, sessuale, spesso ad opera degli stessi parenti, che, in quanto tali, assumono il dono dell’immunità e un ruolo dicotomico tra Jeckill e Mr Hyde.
Detentori infatti di quella quota di amore ‘legittima’ da fornire a un figlio, spesso ahimè esondano e colonializzano anche i corpi di infanti, il cui territorio non gli deve per nulla appartenere.
Le cose persino peggiorano quando si tratta di pedo-pornografia e violenza su minori. Ancor più inermi se adottivi.
La sinossi di ‘Un silence’
L’equilibrio familiare di un celebre avvocato crolla improvvisamente dopo 25 anni, quando i figli decidono di iniziare la loro personale ricerca di giustizia. La madre silente nasconde quello che sa fino a che …

Argomento scomodo: l’abuso familiare e il silenzio.
Giunto al suo decimo lungometraggio, il belga Joachim Lafosse, genera un film profondo. Supportato dalle calibrate interpretazioni di Daniel Auteuil ed Emmanuelle Devos, riesce a svelare piano piano il fattaccio, perno del film: gli abusi.
Il tema, al di là del male perpetrato e reiterato per anni, occulto e celato, in continui tentativi di camuffarlo, minimizzarlo all’interno della famiglia – non a caso il colpevole è anche avvocato e sa bene come difendersi e rigirare la frittata usando le parole – è anche quello però, oltre alle vittime, il silenzio. E, di conseguenz,a la non denuncia di chi sa, vede e non parla.
Sorta di paralisi delle corde vocali le mogli, a volte per non perdere benefici e benefit, casa di lusso, tenore di vita alto, comodità di ogni tipo, preferiscono girarsi dall’altra parte e lasciano terreno fertile agi usurpatori di corpi e menti minorenni, oltre che piccoli inermi parenti. Altre volte semplicemente non ne hanno la forza e tantomeno il coraggio, tale la vergogna. Che siano nipoti, figli, studenti, giovani adescati tramite internet, la sostanza non cambia. rima o poi qualcuno parlerà.
Il film non giudica, ma porta luce anche su coloro che dovrebbero agire.
Fin dagli esordi della sua carriera, Joachim Lafosse ha realizzato un cinema intimo, scrutando in particolare gli aspetti disfunzionali delle relazioni affettive, sondando tutti i nostri difetti e le nostre contraddizioni più latenti.
Un silence si concentra principalmente sull’idea della condivisione attraverso la parola, provando con grazia e sensibilità a mostrare come sia così difficile, al giorno d’oggi, parlare e aprirsi.

‘Un silence’
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