di Gaia Serena Simionati

Massimo Gramellini, con L’AMORE E’ IL PERCHE’, stasera Lunedì 29 aprile ore 20.30 incontra il pubblico ridefinendo cosa, perché e come amare.

Gramellini al carcano

In un’epoca buia come questa, assaporare uno dei motivi fondamentali dell’esistenza, diventa quasi un obbligo.

Oltre che fonte di vita e rinascita da massacri, censure e guerre che imperversano ovunque. La riflessione aiuta. Anche la consapevolezza.

L’amore è figlio di spirito e corpo. E’ un demone. Non è né bello né brutto, né umano, né disumano.

Per la rassegna Follow the Monday, i lunedì per pensare e dialogare del Teatro Carcano di Milano, alle ore 20.30 è la volta di Massimo Gramellini, scrittore, editorialista de «Il Corriere della Sera».

Nell’inserto del settimanale «7-Sette » cura la rubrica “7 di cuori”, dove le sue risposte garbate e dirette, sono diventate un cult.

Ciò che deve guidare tutta la vita degli uomini destinati a vivere in modo bello, è qualcosa che non sono in grado di inculcarci, con una tale bellezza, né la parentela, né gli onori, né la ricchezza, né qualcos’altro, se non l’amore.

Con questa e molte altre citazioni di Platone, Aspasia, dal Simposio, si riflette sulla potenza dell’amore e sui cambiamenti che la forza intrinseca che pervade alcuni esseri umani può generare.

Sia esso frutto di opere spirituali e artistiche come letteratura, pittura o persino una pasta.

L’amore genera bellezza e i figli non sono solo creazioni fisiche

Intervallato da immagini artistiche eleganti, come la Scuola di Atene di Raffaello o musiche di Battiato, Alfa e Zucchero e spezzoni di film in un potpourri culturale omogeneo, il viaggio negli amori dovuti si compie con grazia e stile.

Ai Follow The Monday del Teatro Carcano ha deciso di portare L’amore è il perché, la sua personale rilettura del manuale di educazione sentimentale che gli ha cambiato la vita: il Simposio di Platone.

L’opera par excellence, l’a, b, c, il bigino sull’amore.


Cosa cerca di dire, anche all’uomo moderno, il genio di Platone? Una cosa semplice e formidabile: soltanto chi ama crea. Non importa l’oggetto verso cui si dirige l’energia creativa.

Uno può amare una persona, un sogno, un ideale.

Ma è veramente vivo soltanto se, e soltanto finché, ama qualcuno o qualcosa.

Alla faccia della FILOFOBIA!

E, come direbbe De Crescenzo: Le pene d’amore sono equiparabili a un grave esaurimento nervoso!

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