“RAPITO”, presentato in Concorso al Festival di Cannes, il nuovo film di Marco Bellocchio uscirà in sala il 25 maggio, distribuito da 01 Distribution.

Il film è incentrato sulla storia di Edgardo Mortara il bambino ebreo che nel 1858 fu strappato alla sua famiglia per essere allevato da cattolico, sotto la custodia di Papa Pio IX, suscitando un caso internazionale.
Per il secondo anno Bellocchio sul Red Carpet francese, inanella una storia che come ha fatto con Esterno Notte , dal personale racchiude e si sviluppa come i centri concentrici di un sasso sul lago, sia nello storico che nel generale. Dal privato si coglie occasione per far riflettere su tematiche che riguardano la libertà di ognuno, l’infanzia, il plagio, il potere sia temporale che spirituale. A volte indistinguibili.
E la forza che l’insieme dei cerchi sviluppa arriva a tutti. O perlomeno a chiunque abbia un rapporto con lo spirito

Presentato a Cannes ‘Rapito’, il nuovo film di Bellocchio lascia quindi esterrefatti per potenza emotiva, disanima di religioni dogmi e violenze. Formare una coscienza, plasmarla, entrare nei meandri del cervello di un bambino con plagi veri e propri sembra essere il caso della chiesa di metà ottocento e di Pio IX e di tutti i casi di preti contemporanei che si appropriano anche ‘fisicamente’ di tanti bambini innocenti.
Il film colpisce allo stomaco per la potenza della storia e l’assurdità delle violenze ingenerate dalle religioni a caccia di proseliti, e quindi disposte a tutto.
La fotografia è splendida, gli attori in stato di grazia, come Bellocchio che, ultimamente, sforna solo dei lavori che non sembrano nemmeno italiani per scrittura, fotografia, bellezza internazionale. Rapito è infatti una co produzione di Francia, Italia e Germania
Il Trailer
“RAPITO” è interpretato da Paolo Pierobon, dal bravissimo padre del bambino provato dal dolore, intimo nella sua sofferenza mai troppo esternata, Fausto Russo Alesi.
Barbara Ronchi, è la mamma addolorata di uno strepitoso bambino: Enea Sala (Edgardo Mortara da bambino), che fino a quando può la guarda con grandi occhioni pieni di amore. Poi quegli stessi occhi di Mortara da grande, cioè Leonardo Maltese (Edgardo ragazzo) si svuotano di amore e si riempiono invece di fanatismo.

Poi Filippo Timi e l’ormai collaudato Fabrizio Gifuni. (Felletti) che incute lo stesso terrore del suo ruolo e della santa inquisizione.
Completano il cast Andrea Gherpelli, Samuele Teneggi, Corrado Invernizzi, Aurora Camatti, Paolo Calabresi, Bruno Cariello, Renato Sarti, Fabrizio Contri, Federica Fracassi.
La sinossi
Nel 1858, nel quartiere ebraico di Bologna, i soldati del Papa irrompono nella casa della famiglia Mortara. Per ordine del cardinale, sono andati a prendere Edgardo, il loro figlio di sette anni. Secondo le dichiarazioni di una domestica, ritenuto in punto di morte, a sei mesi, il bambino era stato segretamente battezzato. La legge papale è inappellabile: deve ricevere un’educazione cattolica. I genitori di Edgardo, sconvolti, faranno di tutto per riavere il figlio. Sostenuta dall’opinione pubblica e dalla comunità ebraica internazionale, la battaglia dei Mortara assume presto una dimensione politica. Ma il Papa non accetta di restituire il bambino. Mentre Edgardo cresce nella fede cattolica, il potere temporale della Chiesa volge al tramonto e le truppe sabaude conquistano Roma.
La produzione
Il film è una produzione IBC Movie e Kavac Film con Rai Cinema in coproduzione con Ad Vitam Production (Francia) e The Match Factory (Germania) ed è prodotto da Beppe Caschetto e Simone Gattoni, coprodotto con la partecipazione di Canal +, Cine’ + e Br/Arte France Cinéma in associazione con Film-und Medienstiftung NRW con il supporto di Région Ile-de-France. Il film gode del contributo selettivo del MIC Ministero della Cultura e del sostegno della Regione Emilia-Romagna attraverso l’Emilia–Romagna Film Commission.
La sceneggiatura è di Marco Bellocchio e Susanna Nicchiarelli con la collaborazione di Edoardo Albinati e Daniela Ceselli, e la consulenza storica di Pina Totaro; il montaggio è di Francesca Calvelli e Stefano Mariotti, la fotografia è di Francesco Di Giacomo, le musiche originali di Fabio Massimo Capogrosso, la scenografia di Andrea Castorina, i costumi di Sergio Ballo e Daria Calvelli.
Il film si ispira liberamente a “Il caso Mortara” di Daniele Scalise, edizioni Mondadori.
“RAPITO” sarà nelle sale il 25 maggio, distribuito da 01 Distribution.
Le vendite internazionali sono a cura di The Match Factory.