« Bye Bye Gummy Smile » Dottor GIUSEPPE DECORATO / di Giuseppe Savarino
Il sorriso è una delle forme di comunicazione non verbale più sincera e in grado di esprimere molto più delle parole, di scaldare il cuore, di “rompere il ghiaccio” e contribuire a creare la prima buona impressione. Dietro “la curva più bella di ogni persona” possono celarsi molte emozioni, lo sa bene il Dottor Giuseppe Decorato, Odontoiatra e Chirurgo Orale a Vittoria, diventato un punto di rifermento per i nostri lettori e che, a proposito di bei sorrisi ci suggerisce come migliorare il cosiddetto “sorriso gengivale” che, pur non essendo un problema di carattere funzionale, può in taluni casi, essere causa di disagio psicologico o motivo d’ansia proprio perché socialmente considerato lontano dall’essere un sorriso perfetto. Abbiamo chiesto al nostro esperto quali sono le caratteristiche del “gummy smile” e come si può intervenire per correggerlo o minimizzarlo.

Quando si può parlare di sorriso gengivale?
Il sorriso gengivale è caratterizzato dalla sovraesposizione delle gengive superiori. In genere la severità di questo inestetismo si classifica in base alla quantità di gengiva mostrata. Un gummy smile viene definito lieve quando sono mostrati da due a quattro millimetri di gengiva; moderato quando i millimetri vanno da 4 a 6; grave quando si superano i sei millimetri. Il sorriso gengivale rappresenta uno di quegli inestetismi estetici più diffusi a livello dentale. Talvolta ci troviamo davanti a denti molto belli ed allineati ma la sovraesposizione delle gengive, ne annulla le proporzioni.
Quali sono le cause?
Le cause e i fattori che portano una persona ad avere un sorriso gengivale sono diverse: ad esempio un’eccessiva attività del muscolo elevatore del labbro superiore, in questo caso quando si ride, il muscolo orbicolare che lo sostiene tira eccessivamente scoprendo una maggiore parte di gengiva.
Un’altra causa può essere attribuita ad una ridotta esposizione della superficie dentale che fa risaltare particolarmente le gengive oppure al cosiddetto “morso profondo” che vede gli incisivi dell’arcata superiore superare quelli inferiori più del dovuto e ciò può essere causa di un maggiore risalto della gengiva.
Alcuni pazienti hanno imparano loro malgrado a convivere con questa caratteristica modificando istintivamente l’atto del sorridere stesso, ad esempio portando la mano davanti alla bocca fino ad arrivare addirittura a trattenerlo perché causa di imbarazzo. Ciò può comportare comunque una forma di disagio psicologico più o meno celato.
