
Un bilancio della settima edizione della manifestazione capitolina dedicata al celebre distillato
di Francesco Del Grosso
La settima edizione del Roma Whisky Festival si è conclusa; qual è il suo bilancio?
Ho la percezione che siamo riusciti a migliorare i numeri dello scorso anno, superando le 4.500 presenze grazie agli ospiti, agli appassionati, agli addetti ai lavori, ai giornalisti e a tutti i visitatori che si sono succeduti nell’arco della manifestazione. Il tutto nonostante una serie di contingenze, a cominciare dalle elezioni politiche, che aleggiavano come nuvole minacciose su questa edizione. Roma del resto vive molto anche dei fuori sede che vengono a studiare e che sono rientrati nelle rispettive terre proprio per poter esercitare il loro diritto di voto. Questo ha tolto dei potenziali visitatori interessati alla manifestazione, una manifestazione la nostra che catalizza soprattutto l’attenzione di un bacino di utenza proveniente e appartenete al Centro-Sud. Se poi andiamo ad aggiungere le cattive condizioni atmosferiche successive alla nevicata che ha letteralmente paralizzato la Capitale la settimana prima dell’evento, la situazione non faceva ben sperare. Abbiamo persino temuto che le merci non arrivassero in tempo, ma per fortuna sono arrivate a destinazione a differenza delle guest internazionali che sono rimaste tutte bloccate negli aeroporti di Glasgow ed Edimburgo. Dunque, il maltempo, le elezioni politiche e gli impegni delle due compagini romane nei rispettivi match di campionato, hanno messo seriamente in dubbio la riuscita di questa settima edizione. Insomma, c’erano tutti i presupposti per fare un autentico buco nell’acqua. Per fortuna, nonostante le condizioni avverse, l’evento nel complesso ha fatto registrare degli ottimi numeri, addirittura superiori a quelli del 2017. Di questo siamo molto contenti, perché significa che abbiamo seminato molto bene in questi anni, crescendo di importanza e di prestigio, tanto da essere annoverati tra i Festival internazionali di maggior rilievo, con oltre 50 aziende partecipanti, oltre 1500 etichette in degustazione, brand provenienti da tutto il mondo e guest di livello internazionale che hanno animato la due giorni con masterclass, seminari mixology e talk ad alto contenuto alcolico (responsabile).
Credits Ufficio Stampa: Carlo Dutto