Lusso, romanticismo e discrezione a 5 stelle | HOTEL FORESTIS di Stefania Buscaglia

Nella pace assoluta dei fitti boschi di Palmishoss sulla Plose e a pochi minuti da Bressanone, sorge il luxury retreat Forestis Dolomites, un luogo nato dal sogno di Alois Hinteregger che agli inizi del nuovo millennio scelse di riqualificare un antico sanatorio edificato nel 1912 dalla monarchia asburgica, trasformandolo in un hotel che potesse intelligentemente sfruttare l’immensa energia e lo straordinario potenziale di quell’antico edificio adagiato sul versante meridionale del Monte Plose, a favore dei suoi ospiti. Una visione capace di valorizzare da un lato la Storia, dall’altro la straordinaria bellezza della natura circostante, rispettandone l’equilibrio e l’energia primordiale. Medesima visione perseverata da Stefan e Teresa – figlio e nuora di Alois e registi dell’evoluzione del Forestis avvenuta a partire dal 2020, integrando l’edificio storico a una nuova area pensata per far confluire la solennità della natura nel progetto architettonico.

Pace, silenzio e armonia

sono elementi focali nel progetto di riqualificazione, così come il desiderio – perfettamente rispettato – di sottrarre alla natura il minor spazio possibile, lasciandola protagonista e centrale del nuovo Forestis. Da qui l’idea di sviluppare ogni nuova integrazione verso l’alto, innalzando tre maestose torri dal terreno alpino, come tronchi d’albero: un linguaggio architettonico cauto ed elegante che, per rimarcare l’appartenenza alla rigogliosa vegetazione che lo circonda, sceglie l’utilizzo esclusivo di materiali neutri e naturali – quale legno e cristalli.

Privacy e tranquillità in ciascuna delle 62 suite – disponibili in tre tipologie: da 50, 55 e 200 m² – realizzate o ristrutturate con materiali naturali locali da artigiani altoatesini, sposando a 360° una filosofia ecosostenibile di prossimità: gli elementi in legno nascono dal virtuoso utilizzo di alberi caduti nel territorio circostante, mentre la pietra (nelle camere, come nella SPA) è ovviamente Dolomia. Gli elementi architettonici in vetro privi di cornici lasciano entrare nelle stanze la natura leggera e libera, mentre il panorama delle Dolomiti viene completamente assorbito, creando un fluido intreccio tra interni ed esterno.


Tra i più singolari sevizi in-room inclusi, un menù dei cuscini (con una scelta tra 5 tipologie differenti) e la possibilità di “sfogliare” sui propri dispositivi oltre 11.000 quotidiani e riviste in abbonamento, da tutto il mondo.
Le due penthouse suite, di 200 m² ciascuna, sono dislocate su due piani e dispongono di un’ampia camera, un salotto con cucina, due bagni, terrazzo, mentre al piano superiore si trova una piscina privata a 36° con sdraio, sauna in legno di abete con vista sulle Dolomiti, e una doccia

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