Parma Capitale della Cultura

Anche se si è interrotta a causa dei fatti che hanno sconvolto il mondo, la corsa di Parma Capitale della Cultura non poteva fermarsi, proiettandosi dunque verso il 2021 con appuntamenti rinnovati e nuovi eventi da non perdere.

di Lucia Mancini

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Non sappiamo ancora in che modo, negli anni a venire, verrà raccontato dai posteri il periodo così “particolare” che stiamo vivendo: mesi che ad alcuni hanno purtroppo portato delle dolorose perdite, ad altri delle necessarie privazioni, per altri, invece, hanno inaspettatamente significato un risvolto quasi positivo. In tutto questo caos e immersi in un pesante clima di incertezza, è sembrata affievolirsi anche la luce che, indefessa, tenta di illuminare le nostre vite: quella dell’arte e della cultura. Lo sa bene una città come Parma, tedoforo culturale di questo 2020 che ha visto la sua corsa fermarsi bruscamente. La nomina di Capitale Italiana della Cultura, con tutte le attività previste nel ricco calendario di appuntamenti, ha infatti subito una battuta d’arresto a causa della pandemia che ha sconvolto le vite di tutti. Ma un simile cammino non può che ripartire.

«Trasformiamo il dramma della pandemia in un’opportunità: non solo non abbiamo perso il programma di Parma Capitale della Cultura, ma utilizzeremo i mesi del 2020 per ampliare il calendario di appuntamenti verso il clou del prossimo anno»: queste le parole di Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna.

L’avventura all’insegna della cultura è dunque ufficialmente ripartita venerdì 4 settembre con la cerimonia che ha nuovamente dato il via agli eventi che Parma 2020+21 offrirà ai suoi visitatori. A cominciare da Hospitale – Il futuro della memoria, la più grande installazione del ricco calendario, aperta al pubblico fino all’8 dicembre e pensata appositamente per l’iconica Crociera dell’Ospedale Vecchio che, insieme all’intero Complesso Monumentale, dal 2016 è oggetto di un importante intervento di rigenerazione. Prodotta dal Comune di Parma, progettata e realizzata da Studio Azzurro, è una video-narrazione, articolata in più parti, che racconta la storia dell’Hospitale nato dalle acque – i suoi canali, i mulini, le alluvioni – attraverso la presenza virtuale degli attori Marco Baliani e Giovanna Bozzolo, che assumono di volta in volta il ruolo di “io narrante” o di testimoni degli eventi. Otto grandi superfici tessili, che occupano le pareti della navata centrale, diventano gli schermi sui quali si articola, da diversi punti di vista, il racconto della storia dell’Ospedale Vecchio, uno dei complessi monumentali più importanti di Parma, nonché l’edificio simbolo della storia ospedaliera della città e dei servizi umanitari dispensati nei secoli. Ma non è ovviamente l’unico appuntamento che renderà ancora più piacevole la visita alla città emiliana. Tra riaperture di ciò che si era bloccato nei mesi scorsi e nuove produzioni originali, turisti e cittadini potranno trovare appuntamenti per tutti i gusti: grandi mostre e installazioni, musica, le rassegne gastronomiche e quelle dedicate alla scienza, passeggiate nella natura e la grande letteratura.

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Come quella dedicata a un altro celebre edificio della città con la mostra La Certosa di Parma. La città sognata di Stendhal interpretata da Carlo Mattioli che, fino a dicembre, racconterà a Palazzo Bossi Bocchi la figura di Stendhal, che dedicò il suo più famoso romanzo, La Certosa di Parma, alla città, insieme alle opere di carattere stendhaliano del pittore Carlo Mattioli.

L’arte è ancora protagonista con l’appuntamento Antelami a Parma – Il lavoro dell’uomo, il tempo della Terra, che, fino ad agosto 2021, permetterà ai visitatori del Battistero, del Duomo e del Museo Diocesano di osservare più da vicino le statue dei Mesi e delle Stagioni di Benedetto Antelami, che dal loggiato interno del Battistero saranno occasionalmente poste a terra.

«Parma Capitale è tornata, ma a dire il vero non se n’è mai andata. L’emergenza vissuta ha cambiato parte dei nostri ritmi e delle nostre priorità, per questo avvertiamo oggi più che mai il bisogno di ripartire e di riprenderci quel che in questi mesi ci è stato improvvisamente tolto – ha commentato Federico Pizzarotti, Sindaco di Parma – Ancora una volta, soprattutto oggi, siamo convinti che la cultura dovrà funzionare da collante nella società: ripartire dalla cultura per ripensare le città, l’Italia e il nostro mondo, in un momento difficile e in continua evoluzione».

Una ripartenza che avviene anche sotto il segno dell’innovazione digitale: la Capitale della Cultura si presenta infatti a cittadini e turisti tecnologicamente all’avanguardia, grazie al lancio di una nuova piattaforma, una app, una card e un nuovo sito di networking per il volontariato, strumenti per coniugare cultura, tradizione e sguardo al futuro.

Tutti gli appuntamenti di Parma 2020+21 sono consultabili al sito parma2020.it