di Gaia Serena Simionati

L’arte o è plagio o è rivoluzione 

Gauguin

La lista delle citazioni, una più intelligente dell’altra, è lunga in Nouvelle vague, remake behind the scenes di un capolavoro come À bout de souffle, E, anche sul successo di queste, è costruito il nuovo film di Richard Linklater.

Divertente nostalgico, spassoso è ricco di intuizioni, Ora come allora.

Il quale a sua volta era decostruito e destrutturato dalle regole della tradizionale narrazione filmica per permettervi l’irruzione della realtà di un mondo in cambiamento, da Godard.

Forse proprio per questo cosi originale, senza eguali.

Con un budget ridotto, girati in pochi giorni (60), con ciò che tale novità comportava in termini di libertà espressiva e autonomia dalle imposizioni della produzione, fin ad arrivare a menarsi col produttore (cosa successa anche a Linklater senza feriti, nel suo primo film), le innovazioni del linguaggio e delle tecniche erano destinate ad esercitare un impatto permanente sui decenni successivi.

Con Fino all’ultimo respiro Godard ha reinventato il linguaggio cinematografico: il regista prendeva le decisioni di giorno in giorno, dopo aver visto i giornalieri. In questo modo si ritrovava a non usare il cavalletto. A realizzare lunghe carrellate senza binari. A riprendere Jean-Paul Belmondo e Jean Seberg lungo gli Champs-Élysées con una macchina da presa, la Cameflex, nascosta in una sorta di pacco-bicicletta.

«… è questa la condizione della dialettica cinematografica: bisogna vivere piuttosto che durare.»

‘Nouvelle Vague’

Le delusioni sono temporanee, un film è eterno

Non abbiamo bisogno di tempo, ma di una scadenza.

Guardare un film mi leverà dal terrore della scrittura

L’arte non è mai terminata è solo abbandonata

Leonardo Da Vinci

godard nouvelle vague

Un film è composto di 5 momenti: la scrittura, il casting, il girare, il montaggio e la vendita

Aggiungerei anche un momento importante che è il casting. In questo film particolarmente difficile per la ricerca di similitudini con grandissimi attori del passato come Jean Paul Belmondo e Jean Seaberg si direbbe riuscito.

Godard, uno tra i più significativi registi della seconda metà del Novecento è stato regista, sceneggiatore, montatore e critico cinematografico francese con cittadinanza svizzera, fra o e fra i principali esponenti della Nouvelle Vague.

La sua carriera è contraddistinta da una grande prolificità e da seminali innovazioni linguistiche apportate al mezzo cinematografico. Premiato con il Leone d’oro nel 1984 e l’Oscar alla carriera nel 2011, le sue opere sono state fonte di ispirazione per molti registi statunitensi della Nuova Hollywood e, per autori come Quentin Tarantino.

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