di Gaia Serena Simionati

MASTERCLASS CON JAMES CAMERON al CINEMA MASSIMO di Torino

Adora dipingere. Dal 1977 James faceva disegni e pitture volte ad alimentare Xenogenesis, il suo corto già visionario nel 1978. Essi poi divennero e confluirono anche in Avatar e poi nacque la tecnologia adatta che rimodificò tutti i suoi progetti iniziali.

Il suo è un progetto che modificò e colonizzò tutta la sua vita. In sostanza su Avatar e i vari scenari, James ci lavora da sempre, oltre 50 anni.

Ai giovani che mi chiedono consigli voglio dire: uno non nasce già artista, uno inizia e poi le cose fluiscono. Bisogna trovare ciò che risuona in se stessi o collaborare con altri artisti, sostenerli e partecipare a quel mondo creativo

Ispirato ai supereroi e alla fantascienza, amante di Odissea 2001 e Guerre Stellari, tutto questo ha alimentato Xenogenesis, il corto visionario di 12 minuti fatto da James Cameron.

“La realizzazione di Avatar 3 è un viaggio emozionante ed estremamente complesso. Per quanto non vedessi l’ora di visitare Torino e l’iconica Mole Antonelliana, che ospiterà le mie opere fino alla fine di agosto, non posso farlo in questo preciso momento per esigenze di produzione, racconta essendo in connessione da remoto.

Però anche se non sono li, sapere che centinaia di migliaia di visitatori hanno già visitato The Art of James Cameron, – (la sua mostra alla Mole ndr )  – mi ha commosso profondamente.

Anche se non ha potuto essere a Torino l’artista e regista si è collegato virtualmente dalla Nuova Zelanda. Ci teneva molti ad avere una conversazione con il Direttore del Museo Carlo Chatrian.

Egli si augura che una conversazione a tutto tondo sulla creatività, sul cinema, sull’esplorazione e, soprattutto, sul potere della curiosità possa aiutare i giovani a trovare la loro strada nel mondo dell’arte. In qualsiasi forma essa sia.

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