Abbiamo incontrato una veneta doc.
Stranamente astemia, pur provenendo ed essendo nata a Conegliano Veneto (Tv), zona meravigliosa per i prosecchi, Clizia Fornasier, già attrice di teatro e in fiction Rai di successo, è un personaggio poliedrico e simpatico.
Attualmente nel cast fisso della III stagione del programma di Piero Chiambretti Donne sull’orlo di una crisi di nervi, in onda ogni giovedì sera su Rai3 (la prima puntata il 15 maggio poi in onda fino a giugno).
Nel talk show di Chiambretti sull’universo femminile Clizia Fornasier cura la rubrica dal titolo La Bellezza ti fa Mostro.
Ma non basta. Tra le varie attività è’ in uscita a giugno in tutte le librerie il suo secondo romanzo dal titolo Volevo sognarmi lontana, edito da HarperCollins.

Poi firma la regia, a quattro mani con Attilio Fontana, del cortometraggio di genere storico/fantasy “Pippo non lo sa – Sulle orme di Marco Polo”. Il corto sarà presentato a settembre alla Mostra del Cinema di Venezia 2025.
Invece a teatro porta in scena da tempo la commedia: ‘L’unica donna per me’ a fianco di Attilio Fontana.
L’abbiamo incontrata per due simpatiche chiacchiere. Ecco l’intervista

GSS: Sei reduce da ‘Donne sull’orlo di una crisi di nervi’. Come è andata questa esperienza da Chiambretti? Molto belli i testi e utili alle donne per imparare ad auto-accettarsi maggiormente, magari ad investire anche in cultura personalità, non solo in plastica..
CF: Incontrare Piero è stato un dono. E’ una persona intelligentissima e un incontro umano speciale. A volte le persone che stimi poi a livello umano ti deludono e hanno un’aridità che devasta tutto. E non è stato questo il caso. Inizialmente è stato più un carteggio il nostro, lungo e stimolante, seguito poi da numerose telefonate di confronti reciproci.
Mi hanno scoperto grazie a Rosita Celentano che è come il legno fossile è rimasta pura, pur avendo incontrato, conosciuto e assorbito tanto. Con lei è vera sorellanza. Io sono appassionata di horror, all’inizio dovevo occuparmi di quello. Poi invece ‘La bellezza ti fa mostro’ si è evoluta mostrando l’horror vacui.
GSS: il tuo nuovo libro dal titolo ‘Volevo sognarmi lontana’. è appena uscito per Harpers Collins. Si parla di fuga, buio, perimetri, che a volte vanno stretti e radici che a volte attorcigliano e soffocano… Ti poni come la protagonista? O ti ispiri a più donne? Non è chiaro se parli di te.
CF: è stato più un sentire generale, non mi sono ispirata a qualcuna in particolare. Ci sono un madre e la figlia minore che resta e deve occuparsi della fuga dell’altra sorella. Una parte di noi che si ispira alle due figlie c’è.
Specie la minore che resta e si occupa di ciò che non c’è più. Nel rapporto con mia madre non si è mai creato un senso di opposizione, di due avversarie o nemiche, però la sua avvolgenza seduceva a una staticità del luogo. Sono stata cresciuta da una madre che ti avvolgeva e accontentare le madri è un tema che tutte noi ben conosciamo. Anche nelle più ribelli c’è una piccola parte di noi che vuol far contenta la madre. Le affinità tra me e i personaggi le ho scoperte poi quando ho finito di scrivere. Mi piace l’armonia, andare d’accordo è la mia missione fin da piccola.
GSS: Ma in veneto ci torni volentieri o no adesso? Non hai mai valutato anche l’estero? O ti è bastato spostare il baricentro dall’origine nel salto di crescita?
In veneto ci torno spesso, ci torno volentieri, ho i bambini li porto dai nonni diventa ritrovarsi, ma mi diventa un luogo esotico, non è più identico a te, non ti appartiene più. Ora mi sento di assomigliare a dove mi sono spostata: cioè qua, Roma.
Non so se non ho avuto il coraggio fino in fondo. Ad un certo punto usciva sempre una radice che mi teneva in Italia, però una radice mi si è sempre spostata. A parte il rapporto con il mio compagno, poi ho avuto i bambini ed è andata così. La scrittura è un mezzo magico che ti fa comunque viaggiare dove vuoi. E’ quello che mi aiuta a sedare l’esigenza che mi avrebbe portata fuori.
GSS: Ami le arti visive: pittura, scultura, contemporanea, antica? Se si hai qualche artista preferito che ti tocca delle corde particolari?
CF: Devo dire che mio compagno mi ha traviata perché lui ha fatto il liceo artistico, l’accademia e mi ha aperto la sua visione sull’arte contemporanea, mi porta alle mostre mi spiega e mi ha dato strumenti diversi per approfondire.
La mia protagonista del precedente romanzo era un’artista. Mi dicevano: “sembra che tu abbia interiorizzato il pensiero di un artista contemporaneo. In realtà non sono cosi colta in materia. Sto scoprendo l’arte anche grazie a mio figlio di 9 anni che invece ne è appassionatissimo.
Da piccola volevo fare la disegnatrice della Disney, in realtà ho fatto il liceo classico. I miei mi dicevano, ma come fai a fare l’artista che fai la fame. Vedi ho ripreso il titolo del tuo libro l’Arte di Far Soldi (con l’Arte) senza saperlo.
In galleria Borghese, c’è la scultura di Apollo e Dafne. Questa mi ha scossa nel profondo nel rapporto tra amore e tempo e nel rimanerne incastrato. Anche dei quadri oscuri mi sono rimasti molto impressi. Uno è l’Incubo Füssli oppure a casa di Laura Lattuada ho visto Enrico Colombotto Rosso di Torino che si avvicina al mio amore per la parte cupa, buia, horror.
GSS: Tu canti, balli, imiti, scrivi, presenti, reciti adesso anche la regia, ma dormire mai? A parte gli scherzi qual’è il veicolo espressivo che prediligi?
CF: Si ho fatto tante cose ma non posso dirmi una cantante. La scrittura è la mia vera predilezione. Una passione: io che a 4 anni sfoglio il dizionario, ma lo faccio tutt’ora. Ho ideato e faccio un gioco coi miei bambini che si chiama Il vasetto delle parole. Devono scoprirle, capirle, farle loro.
Recitare mi gratifica molto, ma non mi basta essere il guanto, voglio essere anche la mano nel guanto. La scrittura primo vero amore è fondamentale anche nel cinema. come in Tutti pazzi per amore , la serie Rai ben scritta da Ivan Cotroneo.
Il mio corto, raccolto dalle storie delle nonne e familiari, “Pippo non lo sa – Sulle orme di Marco Polo” ha la regia e la scrittura, è come un mostro a due teste.
GSS: Nel cinema, chi è invece un regista o un attore preferito o un film che ti hanno cambiato la vita?
CF: Regista del cuore è David Lynch, anche quando scrivo mi ispiro a lui. Con i suoi film ti senti un pò perduta, nell’ombra. Dei film che ho riguardato più e più volte di sicuro la serie Twin peaks. Tra i film Rosemary’s Baby prima il libro e poi il film. Anche Mammina cara con Faye Dunaway. La serie più recente Sharp objects, o tutti gli horror in generale, come quelli di Argento. Caramelle da uno conosciuto che spavento. E’ da li che ho cominciato a creare delle storie mie.
GSS: Dici donna dici danno? Tutte quelle femmine … Un gineceo.. Come è andata con le altre donne del programma “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” in cui in questa edizione hai debuttato anche tu con la rubrica “La bellezza ti fa mostro”. C’erano Alba Parietti, Rosita Celentano, la scrittrice Giada Biaggi etc.. oltre al corpo di ballo delle “Women”.
CF: è andata bene, perchè alla fine sono state solo 6 settimane, per due giorni la settimana. Piero ha lavorato a compartimenti stagni. Ci vedeva e incontrava nelle prove in tempi e orari separati, così da non sovrapporre troppo idee, personalità, caratteri. Eravamo in tante e tutte molto diverse che è anche una vera forza.
GSS: Sei bellissima e sofisticata. Come va con le altre donne, senti la competizione in generale? E come ti percepiscono?
Cf: Le donne con me si aprono, si sentono serene. Mi piace la pace il dialogo la serenità. Li nel programma ho preferito stare sola o con Rosita per concentrarmi meglio, stando spesso a provare in camerino.
La BIO di Clizia Forsanier
Dopo aver vinto il titolo di Miss Veneto, Fornasier partecipa al concorso di Miss Italia 2004.v Vince il titolo Miss Sasch Modella Domani. L’anno seguente conduce su Rai 1 Anteprime. Aspettando Miss Italia, Varietà e Super varietà.
Debutta al cinema nel 2007. Il film è Notte prima degli esami – Oggi, per la regia di Fausto Brizzi. Nello stesso anno gira i film Ultimi della classe di Luca Biglione e Grande, grosso e… Verdone di Carlo Verdone, entrambi nelle sale nel 2008.
Dopo aver terminato le riprese della serie televisiva di RaiUno, Tutti pazzi per amore di Riccardo Milani (2009), gira la fiction Piper di Francesco Vicario, in onda su Canale 5. Dal 2011 in Un medico in famiglia 7 di Elisabetta Marchetti, su Rai Uno, interpreta Albina Battiston. Nel 2013 debutta come concorrente a Tale e quale show. Il programma d’intrattenimento in 12 puntate su Rai 1, è condotto da Carlo Conti. Li imita Britney Spears, Elisa, Olivia Newton-John, Nancy Sinatra, Gigliola Cinquetti, Kate Bush, Nada, Annie Lennox, Mal, Cyndi Lauper.
In questa occasione conosce il suo compagno Attilio Fontana (anche lui concorrente del programma e che poi vincerà quell’edizione) da cui avrà due figli. Nel 2014 è invitata al programma televisivo di RaiUno, Sogno e son desto di Massimo Ranieri. Con lui canta in duetto Malafemmena/Amapola.
Poi nel 2015, in seconda serata Rai 1, inizia la co-conduzione settimanale del magazine Top – Tutto quanto fa tendenza per 10 puntate. Sempre nel 2015, per il campionato di calcio è ospite fissa la domenica su Rai 2 nella trasmissione Quelli che il calcio, condotta da Savino. L’esperienza si ripete anche nella stagione del campionato successiva dove è inviata negli stadi la domenica pomeriggio. Nel 2016 incide, insieme al compagno di vita Attilio Fontana, la canzone Terra 2, della quale gira anche il videoclip. Poi nel 2017 la troviamo nella fiction Di padre in figlia di Riccardo Milani e nel 2019 prende parte ad un episodio della settima stagione de L’Ispettore Coliandro. Nel 2020 prende parte all’episodio dal titolo Donne con le palle della serie tv I Delitti del Barlume per la regia di Roan Johnson.