SIMONA IZZO-L’intervista | Più felice oggi che a trent’anni / di Gino Morabito
Brillante e poliedrica. Una carriera a tutto campo, accompagnata da un’impareggiabile verve capace di spaziare tra grande schermo, televisione e letteratura. Attrice, doppiatrice, regista, sceneggiatrice, scrittrice, opinion leader. “Artista del cinema” è forse la definizione che più si addice a Simona Izzo, un torrente in piena straripante di emozioni.

La grande fatica non è scrivere, quanto piuttosto far capire agli altri che la tua idea è quella giusta.
Trent’anni fa debuttavo già come regista e non c’è niente di più bello per un artista che capire di avere lo spazio per mettere in scena qualcosa che gli appartiene. I cassetti degli autori sono sempre pieni di storie da raccontare.
Nel cassetto ho quindici soggetti e sceneggiature che non sono riuscita a mettere in scena. Ritengo Lasciami per sempre uno dei miei film più compiuti, insieme a Io no che amo molto. L’ho girato tre anni fa con Max Gazzè e Barbora Bobulova, ma ha avuto poca fortuna. Il titolo potrebbe sembrare un ossimoro, ma chi ha alle spalle uno, due matrimoni, come nel mio caso, non può lasciare per sempre il padre di suo figlio.
Più felice oggi che a trent’anni.
Dopo aver sofferto tanto di depressione, adesso non ho più quel male dentro che non mi faceva vivere, creando problemi e sofferenze alle persone che mi volevano bene.
Ne La doppia estate le protagoniste sono due gemelle.
Sono cresciuta con una gemella, infatti La doppia estate è un film dedicato a me e mia sorella Rossella. Fin dalla pre-nascita, non sono mai stata sola. È l’altro del dialogo quello che fa sì che tu ti possa esprimere.
I cassetti degli autori sono sempre pieni di storie da raccontare.
Nel cassetto ho quindici soggetti e sceneggiature che non sono riuscita a mettere in scena. Ritengo Lasciami per sempre uno dei miei film più compiuti, insieme a Io no che amo molto. L’ho girato tre anni fa con Max Gazzè e Barbora Bobulova, ma ha avuto poca fortuna. Il titolo potrebbe sembrare un ossimoro, ma chi ha alle spalle uno, due matrimoni, come nel mio caso, non può lasciare per sempre il padre di suo figlio.