“La risata è la distanza più breve tra due persone.”
Victor Borge

‘Homo Argentum’ è il nuovo spassosissimo film di Mariano Cohn e Gastón Duprat, presentato alla XX Festa del Cinema di Roma.
In un ‘epoca odierna drammatica il film è una vera boccata d’aria fresca.
Come si fa a ridere e piangere allo stesso tempo?
La domanda catartica va posta a quei due ‘good fellows‘ geniali che sono Duprat e Cohn. Specie quando nell’esordio del nuovo film, impersonato dal loro meraviglioso feticcio, Guillermo Francella, parte Cerco un centro di gravità permanente di Franco Battiato.
E, con esso, l’inguardabile trenino della vita ad una festa.
Sacro e profano assieme, il primo episodio è agghiacciante. Ma tutti gli altri pure; originali, diversi, profondi, comici
Racconto magmatico di 16 personaggi in cerca d’autore interpretati magicamente e unicamente dal ‘Mostro’ sacro di Guillermo Francella, il film sorprende sia dal punto di vista attoriale che nella magica e sottile scrittura
Un volto che contiene l’universo e tutte le sue espressioni e contraddizioni, in questo film emerge l’istrione che attraverso una grassa comicità fa riflettere su temi importanti: il denaro, il potere, la povertà.
In un gioco di ruoli che mette tutti al posto dell’uno e l’uno al posto dell’altro, l’uguaglianza, l’unicità della stessa persona che gioca più vite, in modo quasi carmico, ci fa capire anche che di riflesso, l’altro siamo noi.
I due registi e produttori televisivi argentini avevano già diretto insieme nel 2021 il film Official Competition, sull’ironia del mondo dell’arte, a cui sono legati come in Il mio capolavoro (2018) sempre con Francella.
Homo Argentum è l’attesissima reunion tra Cohn e Duprat e Guillermo Francella, già protagonista della loro serie di successo Disney+/Star+ El Encargado e uno degli attori argentini più acclamati.

Ispirato dalla commedia all’italiana
Il film è fortemente ispirato alla commedia all’italiana classica degli anni ’70 e soprattutto al capolavoro del 1963 diretto da Dino Risi I mostri.
Homo Argentum presenta, infatti, sedici cortometraggi indipendenti che hanno come protagonisti personaggi tipici della società argentina, ma anche mondiale.
Simile ad un mosaico in cui si devastano ominidi di diversa natura e fattezze spesso stereotipate. Si va dal magnate della tecnologia, ai maghi truffatori dei turisti, al marito codardo, allo scemo superficiale, solo per fare alcuni esempi
L’ultimo degli episodi è girato nel borgo di Montalbano Elicona, in Sicilia e vede Tony Sperandeo, Tania Bambaci e Aurora Quattrocchi.
Il film è prodotto dalla spagnola Gloriamundi Producciones. Oltre alle italiane Dea Film, Rhino e Blue Film.
Il film sarà distribuito prossimamente in Italia, dopo il successo argentino.
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