Che le intenzioni siano buone, nessuno lo mette in dubbio. Però, a volte, non bastano.
‘Wonder – White Bird’ (2023) nasce, come costola adamitica a traino, ovvero fittizio ‘spin off’ di Wonder, quello che di meraviglioso ha avuto soprattutto l’incasso. Ben 12 milioni solo in Italia, nel 2017, per la regia di Stephen Chbosky
Ciò detto, il Wonder due, la vendetta, ovvero ‘Wonder – ‘White bird’, che ricorda tanto nel titolo italiano, il petulante uccellino che sussurra a Del Piero quale miglior acqua oligominerale bere, vagliata dalla Cucinotta, spiazza e lascia tra l’attonito, l’incredulo e il commosso.
Si perché l’uccellino che appare e scompare nel film, come monito e anima (persa), evoca la nota pubblicità. Non tanto in commozione. Anzi, semmai fa sorridere.
Se in Wonder, che le sue meraviglie le ha date nell’incasso, la sindrome di Treacher-Collins, perplimeva lo sfortunato protagonista, Uggie (Jacob Tremblay), qui uno di quei bulli si sente infelice.
Infatti il ‘forzato’ sequel in realtà, prende solo il bullo di Wonder e lo mette al centro della storia, per poi narrarne un’altra. Tirando già per i capelli la pazienza e buona volontà dello spettatore.
Metti un bullo al liceo. E metti la nonna che ti racconta una storia. Metti che al giorno d’oggi nessuno ascolta più le nonne. E tantomeno le storie. Magari le riempiono di botte solo per 100 euro.
Invece nel film ‘Wonder- White Bird’, il bullo Julian è stato espulso dalla scuola. Cerca di ambientarsi nel nuovo istituto. La nonna telepatica, lo sorprende, sentendolo in difficoltà, gli fa visita da Parigi e gli racconta la storia della sua infanzia.
Narra di come lei, giovane ragazza ebrea nella Francia occupata dai nazisti, fu nascosta e protetta da un compagno di classe. Di come la sensibilità e il coraggio di questo ragazzo le abbiano salvato la vita che, a discapito della legge di Murphy, si chiama Julian, proprio come il nipote..
Narra di quanto può essere forte il potere della gentilezza, tale da cambiare il mondo. Altro che bulli odierni. Li uno zoppo, ti salva la vita, rischiando la propria e anche quella della sua famiglia.
Il pregio del film tolta la prima parte e l’improbabile inizio, è quello di essere a tratti poetico e commovente, uccellino escluso – sia chiaro a tutti.
Poi nella seconda parte diciamo storica, il film acquista più spessore. Li aiuta anche le nuove generazioni a capire la sofferenza vissuta dagli ebrei, in un racconto nitido e imparziale che non propende necessariamente da un’unica parte. Ottima, come sempre, la sensibilità interpretativa di Helen Mirren
I difetti sono, oltre al già citato titolo, le costruzioni fantasmagoriche, anche naturalistiche, che a volte trasudano il buono per forza, scadendo quasi nel ridicolo.
Che a Natale, essendo più buoni, ci sta.


Wonder – White Bird, è uno spin-off/sequel di Wonder, con protagonista il personaggio dell’adolescente Julian Albans. Diretto da Marc Forster vede nel cast Helen Mirren, Gillian Anderson, Bryce Gheisar.
Il film è in uscita il 04 gennaio per i tipi di Notorius Pictures
Già protagonista di Wonder l’adolescente Julian Albans, in Wonder – White Bird, racconta la storia di Julian (Bryce Gheisar), un bambino un po’ arrogante, che a scuola ha la fama di essere un bullo, tanto da prendere di mira chiunque veda come “diverso”. A causa di questo suo carattere, il ragazzo viene anche sospeso da scuola.
L’estate dopo questa esperienza, Julian trascorre le vacanze con la nonna (Helen Mirren). Durante un caldo pomeriggio la nonna racconta la sua storia: come da ragazza sia riuscita a scappare ai nazisti nel corso della Seconda guerra mondiale.
Da giovane ebrea, che viveva nella Francia occupata dalle truppe di Hitler, l’unico ad aiutarla a salvarsi è stato un suo coetaneo, un giovane di nome Julian, proprio come suo nipote, che, nonostante soffrisse di deformità alle gambe, è riuscito a compiere un gesto che lo ha reso un vero eroe.
La trama
Una giovane ragazza ebrea, che vive in Francia durante la Seconda guerra mondiale, sopravvive solo grazie all’aiuto di un ragazzino che la nasconde durante la furia dei rastrellamenti nazisti.
Tratto dalla graphic novel di R. J. Palacio, Wonder: White Bird, il racconto tra nonna e nipote, si svolge in flashbacks tra presente e tragico passato.
Dopo gli eventi di Wonder, il bullo Julian è stato espulso dalla scuola e cerca di ambientarsi nel nuovo istituto. Sentendolo in difficoltà, la nonna lo sorprende, gli fa visita da Parigi e gli racconta la storia della sua infanzia.

Wonder – il celebre libro poi divenuto film che ha dato vita al movimento “Choose Kind”, letteralmente, ‘Scegli la gentilezza’ – ritorna con un nuovo capitolo, tratto dalla graphic novel di R. J. Palacio: Wonder – White Bird, al cinema dal 04 gennaio.
E proprio nella giornata mondiale della gentilezza, Notorious Pictures annuncia l’uscita nelle sale in collaborazione con Medusa Film, lanciando il poster e il trailer italiano.
Il film, diretto dall’acclamato regista di Neverland e Non così vicino Marc Forster, è’ interpretato da Ariella Glaser, Orlando Schwerdt, Bryce Gheisar, Gillian Anderson ed Helen Mirren, spin-off del celebre film campione d’incassi Wonder (Stephen Chbosky, 2017).
Wonder
Nel film di Stephen Chbosky Wonder, la storia di August Pullman, detto Auggie, nato con una rara malattia, si trovava ad affrontare il mondo della scuola per la prima volta;:pian piano riesce a trovare il suo posto nel mondo e nel cuore dei compagni di scuola. Grazie alla sua travolgente gentilezza, Auggie sopravvive.
In White bird, Bryce Gheisar interpreta Julian, che maltratta Auggie ed è espulso. Poi cerca con fatica di ambientarsi nel nuovo istituto. Vedendolo in difficoltà, sua nonna Sara (Helen Mirren) decide di raccontargli la dolorosa storia della sua infanzia. Lei, giovane ragazza ebrea (interpretata da Ariella Glaser) nella Francia occupata dai nazisti, sopravvive grazie alla protezione di un compagno di classe, Julien (Orlando Schwerdt).
Di come la sensibilità e il coraggio di questo ragazzo le abbiano salvato la vita. Ma, soprattutto, di quanto può essere forte il potere della gentilezza, tale da cambiare il mondo.
Esattamente come Wonder, anche Wonder – White Bird è una storia che si focalizza sulle emozioni, in particolare dei giovani. Si narra il modo in cui, anche nelle circostanze più drammatiche, l’empatia per gli altri possa davvero fare la differenza nel mondo.
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