di Gaia Serena Simionati

‘Màkari’. Un tuffo nelle bellezze siciliane.

Paesaggi, gente, cibo e accoglienza, oltre che architettura e arte, il sottofondo di visione di Màkari, è già un vantaggio visivo e bendispone lo spettatore che si gira verso la primavera.

Lo scenario dispone talmente bene che le presenze e il turismo nei luoghi siculi sono notevolmente aumentati. Dati infatti i numerosi spettatori dalla messa in onda della prima stagione, che ha contribuito a diffondere tale bellezza, i numeri sono enormi.

Si è tenuta quindi oggi la conferenza stampa che presenta la spassosa serie Rai, ambientata tra mari e paesaggi mozzafiato del trapanese, dell’isola di Favignana e della splendida costa ovest siciliana, terra tutta maestra di accoglienza e bellezza.

La prima puntata, dal 18 febbraio, in onda su Rai Uno s’intitola Il fatto viene dopo.

Hanno partecipato alla conferenza Maria Pia Ammirati – Direttrice Rai Fiction, Carlo Degli Esposti – Produttore Palomar, Monica Vullo e Riccardo Mosca – Registi , Leonardo Marini – Sceneggiatore, Gaetano Savatteri – Autore delle opere letterarie.

E poi gli attori Claudio Gioè, Ester Pantano, Domenico Centamore, Eugenio Franceschini, Serena Iansiti.

Oltre che Nicola Tarantino, direttore di Sicilia Film Commission che sta svolgendo un ottimo lavoro di promozione del territorio e della cultura cinematografica siciliana, con i conseguenti e ovvi ritorni.

‘Màkari’

Nuove puntate quindi per la serie tratta dalle opere di Gaetano Savatteri con protagonista Saverio Lamanna, scrittore per vocazione e detective per caso.

Brillante, ironico e disincantato, nel corso di quattro nuove indagini, Lamanna ci conduce ancora una volta alla scoperta di una Sicilia magica, imbevuta del fascino eterno della Magna.

I luoghi

Girata tra scenari blu mozzafiato nella baia di Macari, alla tonnara di Scopello, alle cave di marmo di Custonaci, alla riserva dello Zingaro, la laguna dello Stagnone e poi a Gibellina con il grande cretto di Burri

Le riprese hanno compreso anche il litorale di Sibiliana a Marsala, San Vito Lo Capo e le vicine località di Erice, Valderice, Custonaci e Buseto Palizzolo.

Sinossi

Saverio Lamanna, brillante giornalista giunto all’apice della carriera, di colpo perde tutto. Scappa da Roma e si rifugia in Sicilia, nella piccola località di Màkari, dove si trova la casa al mare della sua famiglia, ormai disabitata da anni. Qui Saverio ritrova la schietta e cara amicizia del bizzarro ma impagabile Piccionello e incontra una ragazza, Suleima, che è subito uno spiraglio di luce, la possibilità di un amore.

Per chi non lo sapesse ancora Màkari dice Maria Pia Ammirati – Direttrice Rai Fiction, che ci è andata ‘di persona personalmente’, per citare uno degli amati personaggi della serie, è il luogo dell’anima del sogno e anche della realtà.

E’ il luogo del racconto siciliano, dalla tradizione come per Pirandello. Ma è anche innovazione, perchè la storia è nuova. Saverio la Manna e Piccionello, i due investigatori che arrivano sempre alla verità, pur essendo un pò pasticcioni, ma intelligenti, sono anche leggeri e divertenti.

Suleyman è invece un personaggio misto di esotismo e contribuisce a svelare tutta la linea d’amore. Sappiamo dell’intrigo, la gelosia, la leggerezza che passa attraverso la Sicilia, terra meravigliosa. C’è anche una favola, attraverso grandi scrittori e la penna di Savatteri. Gaetano Savatteri narra infatti dell’umorismo tipico siciliano. Ci si toglie certi stereotipi anche letterari, senza rifiutarli – racconta – ma anche rilanciandoli .

Con questa serie si entra nella primavera e questa serie ci porta nella porta dell’estate della luce, dei colori, peraltro bellissimi della Sicilia.

Il poliziesco è un modo per parlare della verità, racconta Carlo Degli Esposti – Produttore Palomar.

Nel periodo del covid è nato Màkari . Per sdrammatizzare le certezze acquisite come la libertà, la salute li messe in dubbio, abbiamo pensato di trasferire leggerezza e buoni propositi 

E’ quindi un poliziesco semplice. E’ pensato per persone chiuse in casa che uscivano da un momento di grandi  tensioni e il pubblico non voleva sopportare altri momenti di tensione 

Senza rinunciare agli stilemi del nostro lavoro, abbiamo pensato quindi a qualcosa di positivo. Veniamo da anni in cui si racconta il male in tutte le forme possibili e non volevamo cadere nel tranello. Picciniello e La manna sono solo apparentemente leggeri, la gelosia è in primo piano e si raccontano delle verità. Anche attraverso un racconto leggero, mai superficiale, ben montato da Danilo Perticara

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