Con la regia di LUCA MINIERO, in onda in 3 serate in prima visione su Rai 1 dal 23 ottobre, ‘NOI DEL RIONE SANITÀ’ , una coproduzione Rai Fiction – MAD Entertainment di Maria Carolina Terzi e Rai Com, narra l’intensa storia di Napoli e un uomo solo.
La Sanità non è solo un quartiere di Napoli, ne è il cuore autentico. Qui è nato Totò, qui si è ispirato Eduardo De Filippo per tante commedie. Nei suoi vicoli convivono chiese barocche e case fatiscenti, palazzi nobiliari e bassi scavati nel tufo..
Da questo momento ogni centimetro del nostro quartiere sarà una chiesa. Io sono venuto qua per aiutarvi
racconta il temerario e visionario Don Antonio, protagonista e prete, già cappellano del carcere di Poggio Reale, autore della rinascita di un quartiere chiuso e difficile che ha dato i natali a Totò, ha prodotto l’arte drammaturgica ‘par excellence’ di Eduardo De Filippo, già ‘incisa’ nel dna dei napoletani.
E a poi a Ermanno Rea e molti altri grandi artisti, autori, registi che da una costola artistica partenopea sono esplosi anche internazionalmente.
Il servizio pubblico non ha potuto non cogliere queste opportunità. Importante narrare e unire alla storia di un impegno civile, di un piccolo eroe e un luogo chiuso, una specie di imbuto che, anche per conformità geografica, è isolato. Utile la documentazione letteraria, visiva e cinematografica che apre lo scenario ai più con questa ‘piccola, grande’ storia.
Apre e diffonde, anche a coloro che non lo conoscono, sani valori: coraggio, empatia, aiuto del prossimo, ascolto e cultura.
Questo uomo che parte solo, recupera luoghi storici, artistici, utilizzati come discarica; recupera anime di giovani allo sbando in mano alla criminalità.
Egli ‘risana’ appunto la mala Sanità.
Umile afferma: “Ho cercato – dice il Prete – solo di far di compagnia a un gruppo di ragazze e farli esprimere ciò che tenevano all’interno”.
Noi abbiamo incontrato don Antonio con le persone che ha cresciuto e con i luoghi e con l’energia positiva che ha portato in un luogo abbandonato dai napoletani stessi, ha portato una rivoluzione felice.
Questa di Don Antonio è una best practice per l’Italia importantissima e grazie alla rai che ha voluto raccontare una Napoli che funziona e un modello esportabile ovunque.
racconta Maria Carolina Terzi di MAD Entertainment
Il rione Sanità, cuore dimenticato di Napoli, è da sempre associato a violenza, criminalità e disperazione. Ma qualcosa comincia a cambiare con l’arrivo del nuovo parroco Don Giuseppe, prete visionario, anima ostinata e rivoluzionaria. Ispirato alla figura reale di Don Antonio Loffredo. Dolore e amore, determinazione e scoramento, paura e ardire si intrecciano in questa storia in cui don Giuseppe non arretra mai e insegue con tutto sé stesso il suo sogno di giustizia.
Il cast di ‘Noi del rione Sanità’ include
Carmine Recano Nicole Grimaudo, Bianca Nappi, Vincenzo Nemolato, Tony Laudadio, Chiara Celotto, Giovanni Ludeno, Giampiero De Concilio, Rocco Guarino, Ludovica Nasti, Caterina Ferioli, Federico Cautiero, Federico Milanesi, Maurizio Aiello
Alla conferenza sono intervenuti
Luca Miniero il regista racconta
molte storie degli attori sono uscite proprio dal teatro sanità, abbiamo aggiunto i colori dei ragazzi usciti da li che ci hanno essi stessi restituito verità e idee.
E’ complicato fare un racconto autentico perchè temi di essere troppo letterario o di tradire la visione di Don Antonio. Il quartiere Sanità è già molto cinematografico ad esempio Totò è nato li, o Ermanno Rea i napoletani ce hanno dentro Edoardo e ce l’abbiano dentro non c’è bisogno di citarlo
Napoli ha e vive di differenze, non è globalizzata e si aggrappa alle difformità mostrandosi così più originale. Forse è proprio questo il suo valore aggiunto
Don Antonio Loffredo
dal 1996 don Giuseppe Santoro, mutua la sua figura è andato sul set ha visto le prime dice puntate e ha letto le sceneggiature. Sono caduti i miei pregiudizi sulle fiction perchè è un arte che arriva a tante persone. Insisto a dire che non è la mia storia ma è una storia corale
Carmine Recano
vestire l’abito talare è come un entrare in un mondo a parte, ti rallenta, ti isola è davvero un’esperienza particolare . Attraverso il suo sguardo don Antonio ha ridato vita vede mozioni attraverso il teatro a tanto giovani che ha salvato
E’ una storia di riscatto, di grande coraggio che ha restituito ai giovani molti giovani la capacità di capire e riscoprire i loro talenti.
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