Orchestra sinfonica di Milano. Giovani, internazionalità, intelligenza e benessere
Il nuovo che avanza
Dopo l’insediamento del nuovo direttore, giovanissimo e assai cosmopolita, Emmanuel Tjeknavorian, appena presentato alla stampa, l’Orchestra Sinfonica di Milano continua con un programma dedito a talento, gioventù, intelligenza e internazionalità, abilmente architettato da Ambra Radaelli, il suo Presidente.
Le opere
Wolfgang Amadeus Mozart, Concerto per pianoforte e orchestra n. 27 in Si bemolle maggiore K 595
Johannes Brahms, Sinfonia n. 4 in Mi minore op. 98
All’ Orchestra Sinfonica di Milano, fino a domenica 28 gennaio vanno in scena le imperdibili e magistrali esecuzioni dei due capolavori: la sinfonia n. 4 di Brahms e il concerto n. 27, K595 per pianoforte e orchestra di Mozart. Entrambi concepiti a ridosso della morte dei due grandi artisti, essi segnano, con la consapevolezza della sua esistenza, la beatitudine che scaturisce dalla sua accettazione.
Ad avvalorarlo non solo la musica, ma anche le missive commoventi. Scrive Mozart, che morirà poco dopo, (e il cui compleanno ricorre oggi), in una lettera la padre Leopold, il 04 aprile 1787.
“Dato che la morte, a ben guardare, è la vera meta della nostra vita, già da un paio di anni sono in buoni rapporti con questa vera, ottima amica dell’uomo, così che la sua immagine non solo non ha per me più niente di terribile, ma anzi molto di tranquillizzante e consolante! Ringrazio Dio per avermi concessa la fortuna e l’occasione, lei mi capisce, di riconoscere nella morte la chiave della nostra vera beatitudine. Non vado mai a dormire senza pensare che, per quanto io sia giovane, il giorno dopo potrei non esserci più”.
Mozart e Brahms in dialogo nella loro ultima fase creativa. Venerdì 26 (ore 20) e domenica 28 gennaio (ore 16), ottimamente diretti da Alexander Briger e il talento della pianista Marie-Ange Nguci, portano il pubblico dell’Auditorium alla scoperta di alcune delle più interessanti e profonde pagine offerte all’umanità da Wolfgang Amadeus Mozart e Johannes Brahms. Ultime opere della loro produzione. Parliamo del Concerto per pianoforte e orchestra n.27 in Si bemolle maggiore K 595 del genio salisburghese e la Sinfonia n.4 in Mi minore op.98 del compositore tardo-romantico.
Mozart e Brahms in dialogo nella loro ultima, gioiosa, fase creativa.
Introspezione, beatitudine, circolarità della vita.
Queste potrebbero essere le parole chiave di lettura che meglio sintetizzano le due opere.
Composto da Mozart, il Concerto K. 595, condivide l’intimismo di un atteggiamento più cameristico che concertistico. Esso è rivolto ad un ascoltatore ideale. ll lirismo, intimista e decantato, prevale sul dramma e sul pathos. Il linguaggio è rassegnato sino alla sublimazione. La mente gioiosa, ma consapevole, la sua maturità e percezione sono tutte racchiuse li: il drammatico, il malinconico, il comico
Con la Sinfonia n. 4 Brahms non solo chiude definitivamente il breve, ma intenso capitolo della sua produzione sinfonica, ma stabilisce al tempo stesso, il punto di non ritorno del sinfonismo classico-romantico. L’Opera è densissima di contenuti musicali, di rigoroso lavoro compositivo. Inoltre è ricca di sentimenti contrastanti, di sfumature espressive. Quindi lacerata da una malinconia profonda e inquieta.
La Quarta sinfonia nasce in due distinti periodi, ovvero negli anni 1884 e 1885, durante i soggiorni estivi del compositore in un piccolo paesino della Stiria. Da una lettera di Brahms ad Hans von Bülow leggiamo:
“Temo che abbia risentito del clima di quassù: le ciliege non riescono a maturare e tu non le mangeresti ”
In realtà le ciliegie maturarono. E il successo della 4 sinfonia, portata in Europa proprio da von Bülow, fu internazionale e vastissimo.
Le esecuzioni
Marie-Ange Nguci Pianoforte
Bravissima giovane e perfetta. Accettata al Conservatorio di Parigi già all’età di 13 anni nella classe di Nicholas Angelich, studia direzione d’orchestra alla Musik und Kunst Universität di Vienna. Poi, viene ammessa all’età di 18 anni, a un dottorato di ricerca in Musica presso la City University di New York. Ha inoltre conseguito un MBA in Management Culturale.
Si è esibita in sedi prestigiose come il Musikverein di Vienna, il Concertgebouw di Amsterdam, la Suntory Hall di Tokyo. Inoltre alla Tonhalle di Zurigo, la Sydney Opera House, l’Oslo Opera House, la Philharmonie de Paris, il Théâtre des Champs-Elysées, l’Auditorium de Radio France. Infine in Italia, oltre all’Auditorium di Milano, è stata al Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro della Pergola di Firenze.
Alexander Briger Direttore
Descritto da Zubin Mehta e da Riccardo Muti come un “direttore d’orchestra e musicista meraviglioso”, Alexander Briger è uno dei più importanti musicisti australiani. Ha lavorato a stretto contatto con Sir Charles Mackerras. Li ha sviluppato una profonda conoscenza della musica di Leoš Janáček. Poi con Pierre Boulez e l’Ensemble InterContemporain. Ha eseguito in prima assoluta opere di compositori come Pärt, Mantovani, Turnage, Chernin e Holt. E’ considerato uno specialista nelle opere di Janáček e Britten, nonché di Mozart e Adams. È stato inserito
nell’Australia Day Honours List 2016 come “Ufficiale dell’Ordine

Emmanuel Tjeknavorian
Emmanuel Tjeknavorian è il nuovo Direttore Musicale dell’Orchestra Sinfonica di Milano dalla Stagione 2024/2025.
Tra gli artisti più talentuosi e apprezzati della sua generazione, nella scorsa Stagione ha diretto alcune tra le orchestre più prestigiose del mondo, quali la Filarmonica della Scala, l’Orchestra Sinfonica della Radio di Berlino, la Royal Stockholm Philharmonic, la Konzerthausorchester di Berlino, i Münchner Symphoniker. Nella Stagione in corso debutta con l’Orchestra Sinfonica Nazionale Danese, la Dresdner Philharmonie, l’Orchestre National d’Île-de-France e la Sinfonieorchester Liechtenstein, tra le altre. Quella di Tjeknavorian è una carriera direttoriale che trae linfa vitale dalla sua esperienza come violinista: dal suo successo al Concorso Internazionale Sibelius nel 2015, ha collaborato con i più grandi musicisti del nostro tempo. È nato a Vienna nel 1995 in una famiglia di musicisti. Contemporaneamente allo studio del violino, è stato introdotto alla direzione d’orchestra dalla tenera età
da suo padre, il compositore e direttore d’orchestra Loris Tjeknavorian. Già sul podio dell’Orchestra Sinfonica di Milano nella Stagione 2022/2023, Emmanuel Tjeknavorian sarà protagonista dei concerti della Stagione Sinfonica
2023/2024 in programma il 16, 17 e 18 febbraio 2024 all’Auditorium di Milano.
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