‘SPARKLE SPARKLE ‘ little star. How I wonder HOW you are
Un pò Gemini Man in cui un killer 51 enne è minacciato dalla versione più giovane di se stesso, e un pò La Morte ti fa bella (Death Becomes Her) di Zemeckis, The substance non lascia di sicuro impassibili.
Tantomeno imbalsamati come la versione peggiore e incartapecorita di ciascuno richiederebbe.
Modificando la parola ‘dove’ in ‘come’ nella nota canzonetta americana, Sparkle o twinkle, il luccichio della piccola stella qui diventa ossessione nella protagonista (Demi Moore) che, non a caso si chiama ‘Sparkle’ appunto e deve brillare a tutti i costi.
Come la stella che la ‘racconta’ nel marciapiede. E la sua ex carriera da diva che la certifica.
Avvolti da Ozempic, collagene, filler, stremati da trattamenti estetici e fitness, diete o chirurgie, invasive o meno, la cosmesi del corpo ormai osannata, rende il film un Body Horror, nel senso letterale del termine.
Cioè che i corpi fanno orrore a un certo punto!
Avvalorato da estremi colori primari, gialli, rossi, e blu il film, tra una pittura di Mondrian, ma forse più simile al cubo di Rubik, dipinge, spiattella le emozioni e le rende Pop.
The substance di Coralie Fargeat
con Demi Moore, Margaret Qualley e Dennis Quaid
Il film è conturbante, denigra un’estetica da pin up ed esalta l’originalità di riprese, dall’alto in basso, da sotto in su con una fotografia potente e smargiassa, un giallo prevalente in uova che si sdoppiano, in cappotti scatole ed etichette che promettono la vita eternamente giovane.
Già vincitore del premio best screenplay a Cannes, il film ha davvero una fantasia notevole in colori, cromie, fotografia e idee. Tutti varati da tutte e culi che si rassodano o meno.
Generata forse da una ipersensibilità sia verso la storia che verso il caso della pecora Dolly che tutti sconvolse all’arrivo del suo clone, inclusa se stessa, il film è fantascienza.
Ma non più di tanto! E ne tanto lontana, considerando come il cinema anticipi la realtà.
L’ossessione corporea, specie se televisiva e legata al fitness, la maleducazione dell’uomo verso le donne over 40 che non hanno più un appeal erotico, sono alcuni dei main themes del film.
Essi sono a ridosso e subito seguiti dalla domanda eterna. Ma le donne diventano insicure perché forse anche gli uomini le fanno sentire vecchie, inadeguate e non più attraenti dopo i venticinque, non guardando al di là della prima ruga, del primo seno tendente alla normale forza di gravità o ad una palpebra non più turgida, dove collagene ed elastina sono passate a miglior vita?
Il film è riuscito.
Peccato per il finale e quei 30 minuti splatter, troppo granguignoleschi per dare il colpo di grazia finale.
A tutti coloro che invece del corpo hanno scelto il cervello.
THE SUBSTANCE ci proietta nel mondo di Elisabeth Sparkle, ex star di Hollywood che allo scoccare dei 50 anni vede la sua carriera ormai al capolinea. Quanto è disposta a mettere in gioco Elisabeth per non essere messa da parte e venire dimenticata per sempre? La soluzione per soddisfare le proprie ambizioni, perseguendo ossessivamente l’ideale di giovinezza e perfezione imposti dall’estetica dominante è a portata di mano… ma ci sono delle regole da rispettare e un delicato equilibrio da stabilire, a ogni infrazione si presenterà un conto salato da pagare sulla propria pelle.
La sinossi di The substance
Hai mai sognato una versione migliore di te? Sei sempre tu. Semplicemente, migliore, in ogni senso. Davvero. Devi provare questo prodotto rivoluzionario. Si chiama “The Substance”. Ti cambia la vita. Genera una nuova versione di te. Una versione più giovane, più bella, una versione perfetta. C’è solo una regola: vi dovete dividere il tempo. Una settimana sta alla vecchia versione di te. Quella dopo sta alla nuova. Sette giorni a testa. Un equilibrio perfetto. Facile, no? Se rispetti l’equilibrio… cosa può andare storto?
In Italia THE SUBSTANCE è nei cinema dal 18 ottobre e dal 30 ottobre in sala con I Wonder Pictures.
Dopo il passaggio al festival di Cannes, THE SUBSTANCE è stato presentato nella sezione Best of alla FESTA DEL CINEMA DI ROMA.
Poi il 29 ottobre sarà al TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL presso il Teatro Rossetti. Infine il 30 ottobre a LUCCA COMICS & GAMES presso il Cinema Centrale.
Straordinaria e coraggiosa l’interpretazione di Demi Moore, nel ruolo della star in cerca di una nuova giovinezza Elisabeth Sparkle. In gioco c’è tutta se stessa. Il suo volto, il suo corpo, la sua identità.
Offre una performance coinvolgente e generosa che la lancia di diritto verso la corsa per gli Oscar 2025.
Non è da meno la sua “versione migliore e più giovane” Sue. Il tocco straordinario di Margaret Qualley, fa il resto. Tanto luminosa, quanto brava nel suo desiderio, prima candido e poi aggressivo, di avere successo ed essere amata.
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