GRETA RAY – «Sono semplice e solare, ma non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno»

Il ritratto di una ragazza semplice, ambiziosa, determinata, come ama descriversi la stessa modella, cantante e attrice originaria di Cantù. Tra shooting fotografici, studi di registrazione e teatri di posa, una ventata di freschezza arriva leggera sulle pagine di Red Carpet. Greta Ray, ventun anni, biondissima, in piena ascesa.

di Gino Morabito

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Tempo libero ridotto all’osso ma entusiasmo alle stelle, declinati in un percorso artistico divenuto scelta di vita.

Tutto ebbe inizio all’età di quattro anni. Su un quotidiano c’era un annuncio: cercavano una bambina per una pubblicità di scarpe per un noto settimanale italiano, mio padre rispose all’annuncio e scelsero me. Ricordo ancora i miei lunghissimi capelli biondi e i grandi pianti che feci quando dovettero pettinarmi.

Sottobraccio a Max Cenatiempo e Martin Moog di MMG Trend Production, l’avvio di una collaborazione professionale e di un’amicizia che proietta la nostra stella nascente nel firmamento del fashion style: centinaia di shooting in Italia e all’estero, testimonial per Easily Jeans, prestigiose campagne pubblicitarie per But Not, Drdcrn, PS Made in Tuscany, Soufeel, Quarto di Luna, Qdl… Niente male per una performer che, attraverso la propria immagine, riesce a interpretare le molteplici sfaccettature di una giovane donna.

Una donna può essere simpatica, dolce, sexy, sensibile, ironica, provocatrice… La fotografia, come la musica e il cinema, è una forma d’arte che ti permette di comunicare uno stato d’animo. Non sopporto chi dà per scontato che, se pubblichi foto in intimo o nudo artistico, sei necessariamente una poco di buono e un’oca. Una persona è come un libro, prima di giudicarlo vanno letti tutti i capitoli. Non bisogna fermarsi solo alla copertina.

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Greta Ray ci rimanda l’immagine di una ragazza stacanovista e iperattiva, che ama presentarsi in modo impeccabile e non sembra affatto impensierirsi per la patinata rivalità tra modelle.

Ogni persona è unica, nello stile e nell’aspetto. Farsi la guerra non porta a niente di costruttivo, anche perché si viene scelti in base al gusto personale del fotografo, dello stilista o della persona che ti ingaggia per un lavoro. Per quanto mi riguarda, io vado dritta per la mia strada.

Una strada lastricata di seguaci e ammiratori che la seguono assiduamente sui social, facendole sfondare la soglia dei 450 mila.

Quello che cerco di fare con i miei follower è di renderli sempre partecipi, condividendo con loro i miei lavori. Non dico alle persone cosa devono o non devono fare, ognuno è libero di gestire la propria vita come meglio crede.

La giornata lavorativa tipo inizia con uno shooting alle undici di mattina e dopo un attimo è già mezzanotte, quando si va a letto stravolti. La prassi viene scandita attraverso gli immancabili allenamenti per definire al meglio il corpo, lo studio del canto e della recitazione, la scelta degli scatti da pubblicare, la gestione dei social, i breefing con gli organizzatori di eventi, le interviste, le ospitate… e il dolcetto dopocena, che non deve proprio mancare.

Avendo una vita molto intensa, quando ho l’occasione, preferisco essere una tipa pigiama, pantofole, divano e tivù.

Semplicità, ottimismo, caparbietà. L’atteggiamento nei confronti della vita e le caratteristiche peculiari, che aiutano la nostra Greta nella risoluzione dei problemi e a finalizzare ogni progetto. Immaginiamo che anche la musica e la moda abbiano svolto e continuino a svolgere un ruolo determinante nella sua crescita umana e professionale…

La musica e la moda mi hanno cambiato drasticamente, anche per quanto riguarda il lato caratteriale. Ero molto timida, avevo vergogna a chiamare il cameriere al ristorante o rispondere alle domande in classe. Oggi sono una “nuova me”, solare e determinata, e non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno.

Sorride Greta. Ed è tutto un programma.

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