di Gaia Serena Simionati

Transamazonia’ di Pia Marais

Presentato al 77 Locarno Film Festival, il film ‘Transamazonia’ di Pia Marais racconta di miracoli, guarigioni e vita nella foresta amazzonica.

Buono l’impegno dei temi, non avvincente la trama

Jonathan Wateridge paintings
Jonathan Wateridge, Crash, paintings

Sembra ispirato ai meravigliosi lavori pittorici di natura esplosiva, aerei devastati e violenza umana – quelli di Jonathan Wateridge – il film visto in concorso a Locarno. Natura sotto plexiglass, inscatolata e ridotta a strati. Semplicemente disarmonizzata o umanizzata

Jonathan Wateridge paintings

Coadiuvato da un’estetica attraente, quella innanzitutto di una natura rigogliosa, ma presto in via d’estinzione, – il Genius Loci dell’amazzonia, che l’uomo con ‘grande sagacia e impegno’ da anni sta contribuendo a distruggere, come tutto ciò che lo circonda, il film va oltre la natura fisica, per esplorare anche quella divina.

O per cosi dire ‘soprannaturale ‘. E oltre l’amazzonia. Trans appunto. Come dice il titolo

Rebecca, figlia di un missionario Lawrence Byrne, è dichiarata una miracolata, dopo essere sopravvissuta ad un incidente aereo.

Due parole della regista Pia Marais

Mentre padre e figlia sono risucchiati nel conflitto incombente, il loro passato riemerge. Si mette così in discussione quanto è stato insegnato a Rebecca. Per me – dice la regista – un tema importante è capire se l’amore incondizionato possa esistere, racconta Marais in conferenza stampa al Festival di Locarno

Il film che propone uno script un pò contorto, seppur attuale nell’idea, indaga su vari temi tra cui il rapporto tra la terra, l’uomo e la natura, la spiritualità, il conflitto e il sublime o l’impalpabile. Sia esso o meno legato alla religione /spirito. Il problema è che tutti rimangono a galla senza indagare troppo né i perché ne i motivi di storia e personaggi

Quello che più attrae è però l’aspetto visivo nell’immersione verso una terra e una natura che non vedremo più, continuando cosi.

Il messaggio ecologico è vincente anche se in alcuni passaggi il testo rimane oscuro e non cattura del tutto lo spettatore nelle dinamiche del racconto.

La trama

Figlia di un missionario, Rebecca è dichiarata “miracolata” dopo essere sopravvissuta a un incidente aereo nella foresta amazzonica. Anni dopo diventa una guaritrice miracolosa, in grado di sostenere la missione della famiglia grazie alla propria fama. Quando la terra degli indigeni da evangelizzare è invasa da taglialegna abusivi, il padre li dirotta verso l’epicentro del conflitto crescente.

Transamazonia è stato prodotto dalle compagnie francesi Cinema Defacto, Gaijin , Aldabra films, in coproduzione con Pandora Film Produktion, (Germany), Point Productions (France), Volos Films (Taiwan), Vitamine C (France), O Par (Brasil), Cabocla Filmes and Tigresa & Matizar Filmes (Brasil), Cinema Inutile (Stati Uniti e Giappone), Moonduckling Films (Hong Kong), Jazzy Pictures (Malesia), WDR/arte e Arte Cofinova (Germany), e RTS (Switzerland). 

The Party Sales gestisce le vendite internazionali.

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