di Gaia Serena Simionati

Presentato al Bifest, con la regia di Vincent Perez e la sceneggiatura della moglie Karine Silla, Une affaire d’honneur.

Un film di genere, ambientato nella Francia del 1887, che esplora molto più di un duello e condanna la violenza che genera violenza, seppur difendendo il tema dell’onore. Il ruolo della stampa, il femminismo, il pacifismo, sono solo alcuni dei potenti temi che il film solleva di sponda, al maschilismo e patriarcato.

Pur essendo un film d’epoca, ha il pregio di sollevare tematiche attuali e contemporanee. Ad esempio l’attivismo femminile ante litteram, colpisce in un film di soli uomini; si solleva il diritto di voto, al poter indossare i pantaloni all’epoca vietati, alla difesa dell’onore, anche femminile.

E poi attuale è la tematica del senso di rispetto e onore del proprio nome, in un’epoca in cui con internet, esistono solo leoni da tastiera.

Tiller. Une affaire d'honneur

Nella sua carriera di attore Vincent Perez ha lottato con sciabole, spade, fioretti, pugni in più di 30 film, come in On Guard e La Reine Margot.

Passando al ruolo di sceneggiatore, regista e attore, come in questo caso, il sogno era quello di mettere in scena un duello come quelli descritti in L’Annuaire du duel, 1880 -1889”.

Il documento che si trova online registra tutti i duelli accaduti in quell’arco di nove anni, in cui ci fu una sorta di risorgimento francese.

Questo, unito all’Arte del duello, un libro del 1886, forniscono a Perez le due basi per preparare il film. Si custodiscono infatti, nel testo di Tavernier, tecniche, armi, protocolli, regole e tutto lo spazio necessario a ridefinire i modi di duellare.

L’epoca è quella di grande cambiamento; si inventa la luce elettrica, la Torre Eifell, ci sono i primi segni di femminismo e modernismo. Inoltre nasce la libertà di stampa, senza più nessuna censura, dal 1881. Pubblicando qualsiasi cosa si fece si che le domande di riparazione aumentassero, concorrendo a preparare, addestrandoli, anche i giornalisti e autori di Le figaro e molti altri giornali

Il personaggio di Clément Lacaze, ben interpretato da Roschdy Zem, è anche un veterano di guerra, taciturno e austero, che impersona il maestro delle armi. Un uomo nobile, puro, intoccabile. Sconfitto dalle battaglie del 1870, provato dalle perdite di tanti amici, questo uomo, sopravvissuto a vari tipi di orrori della guerra, diventa a suo modo un Samurai. Egli prende a difesa Marie-Rose Astié de ValsayreDoria Tillier — che esistette veramente, così come il suo detrattore misogino Ferdinand Massat (Damien Bonnard)

Sinossi

Nella Parigi del 1887, sfidarsi a duello è l’unico modo di difendere il proprio onore. Clément Lacaze, il carismatico maestro d’armi, si trova invischiato in una spirale di violenza distruttiva. Ed è qui che conosce Marie-Rose Astié, femminista della prima ora. Decide di insegnarle la complessa arte del duello. Insieme, affronteranno provocazioni e uniranno le forze per difendere il proprio onore.

Cast 

Roschdy Zem, Doria Tillier, Guillaume Gallienne, Damien Bonnard, Vincent Perez

La produzione

Una Produzione Gaumont, sulla sceneggiatura di Vincent Perez, Karine Silla Perez. Le musiche sono di Evgueni et Sacha Galperine. Il montaggio di Sylvie Lager e la fotografia Lucie Baudinaud. Mentre i costumi d’epoca sono ben curati da Madeline Fontaine

Al Bifest, 'Une affaire d’honneur' (The Edge of the Blade)

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