Blefaroplastica; Lo sguardo ritrova armonia | Dottor PIETRO BONI/ di Giuseppe Savarino

Gli occhi sono “lo specchio dell’anima”, la parte più espressiva del volto. Da uno sguardo possiamo capire l’età, intuire le emozioni, lo stato di salute e la vitalità di un individuo; gli occhi sono anche la parte più delicata del viso e quindi più vulnerabile ai segni del tempo che possono manifestarsi sottoforma di borse, occhiaie, zampe di gallina e palpebre cadenti conferendo al volto una perenne aria stanca o sciupata anche quando dentro si è pieni di energia e vitalità. Per molti personaggi dello spettacolo prendersi cura dello sguardo è quasi una necessità, perché sotto i riflettori tutto risulta essere amplificato.

Ciò non vale solo per chi lavora con il proprio volto ma anche per chi semplicemente non si riconosce in uno sguardo che ha perso vitalità. Il concetto del come intervenire, quando e quanto è materia delicatissima e affidarsi a professionisti qualificati in ambienti idonei è un aspetto fondamentale per ottenere risultati eccellenti. A tal proposito abbiamo chiesto al Dottor Pietro Boni chirurgo plastico e medico estetico a Milano, come ridare giovinezza allo sguardo in armonia con l’intero volto.

Dottor Boni, cos’è la blefaroplastica?

E ’un intervento chirurgico che nella maggior parte dei casi viene eseguito a fini estetici che consente di eliminare l’eccesso di cute e di grasso dalle palpebre superiori e inferiori e di modificare il taglio dell’occhio. Questo intervento consente di correggere diversi inestetismi quali borse e occhiaie che oltre a rendere lo sguardo spento e stanco, possono talvolta interferire con la vista e limitare il campo visivo come ad esempio le palpebre superiori cadenti.

E’ possibile intervenire anche sulla forma degli occhi quindi? La modifica della forma, o meglio del taglio delle palpebre, è una procedura che, se richiesta dal paziente, si compenetra all’intervento stesso di blefaroplastica. La cantopessi, esatto termine tecnico della metodica, mira a ottenere una sospensione della componente per cosi dire strutturale della palpebra inferiore, semplicemente rinforzandola oppure cambiandone la posizione. Il risultato più richiesto che ci fa ottenere questa tecnica sono gli ormai famosi “foxy eyes”, spesso associati anche a lifting di sopracciglio e terzo medio facciale.

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