GIUSEPPE DECORATO – di Giuseppe Savarino / Foto Marcello Bocchieri
Nuove frontiere per la salute del sorriso
Il centro medico è la trasposizione architettonica del suo approccio innovativo, dove il benessere del paziente supera ogni aspettativa; una struttura progettata per trasmettere serenità, quiete e sicurezza, attraverso il wellness design che dialoga con la natura in un alternarsi continuo tra interni ed esterni. In una società sempre più attenta all’immagine, la salute dentale e un bel sorriso sono fondamentali per contribuire al successo personale. Ne parliamo con il Dottor Giuseppe Decorato, Dentista Medico e Chirurgo Orale a Vittoria, titolare dell’omonimo centro medico meta di persone e personaggi che vogliono fare del proprio sorriso, un punto di forza.
Come nasce la passione per la sua professione?
E’ iniziato tutto dalla mia condizione di salute da bambino, per cui ho affrontato diverse visite specialistiche. Quel mio stato di sofferenza rafforzava la voglia di aiutare gli altri; crescendo la passione per la medicina si è fatta strada facendomi prendere a cuore gli studi al punto da ottenere diverse borse di studio, premi di incentivazione e riconoscimenti, ero tra gli studenti più brillanti del mio corso di laurea, mi veniva naturale.
Una curiosità naturale che l’ha portata ad approfondire tutti gli ambiti della Medicina dentale: chirurgia, implantologia, parodontologia. Conclusa l’esperienza universitaria, come è proseguita la sua carriera?
Ho fatto uno stage per la Chirurgia Orale all’ospedale San Paolo di Milano, poi ho conseguito un master di secondo livello per la stessa specialità alla Sapienza di Roma.
All’estero ho partecipato con cadenza biennale ai corsi della New York University.
Volevo esprimere me stesso, nella mia libertà, per curare i pazienti secondo la mia filosofia. Nel frattempo lavoravo in ospedale e presso studi dentistici. Mi è stata proposta la carriera universitaria, ma conclusi gli studi ho deciso di avviare il mio progetto.

Tutto questo nasce da una sua precisa visione dell’approccio al paziente.
L’odontofobia è un malessere diffuso, il dentista è spesso visto come un medico che genera ansie. Da quando pratico la professione, utilizzo tecniche che permettono approcci veloci e non invasivi: oggi attraverso l’endodonzia con strumenti in titanio un intervento è affrontabile in meno tempo.
L’approccio col medico diventa perciò più rilassato e nella struttura che ho creato il paziente si ritrova in un ambiente accogliente, differente da un classico studio dentistico.
Come è nato il progetto della suo centro medico?
Amo le piante, il verde, gli animali. Osservando la natura l’organismo produce sostanze benefiche che permettono di rilassarsi. Nella mio centro medico il paziente si ritrova in questa dimensione, anche solo per un momento di ristoro e di intrattenimento, nell’attesa della visita. Ho insistito per avere una struttura in vetro, per favorire la
continuità tra l’ambiente interno ed esterno. I miei pazienti possono rilassarsi anche attraverso l’aromaterapia per mezzo di diffusori sparsi per il centro medico, non percependo così i sentori forti dei prodotti utilizzati per le operazioni dentistiche.

Parlando di tecnologie innovative e mini invasive quali sono quelle più all’avanguardia?
In primis, la pianificazione 3D: attraverso il dental scan si studia l’intervento chirurgico, in modo da inserire l’impianto senza incisione. Il paziente non avrà il classico edema post intervento, né ematomi, riducendo così il rischio di infezioni. Con le condizioni cliniche favorevoli, si può rimuovere il dente, inserire l’impianto in titanio e lasciare il paziente con un provvisorio. Se così non fosse, trattando situazioni delicate o compromesse, si può comunque concludere l’intervento con un dente provvisorio. I pazienti sono estasiati per l’efficacia del trattamento, poiché il dente viene ancorato alla struttura dei denti adiacenti, senza intaccare il loro funzionamento. I tempi di guarigione si riducono della metà rispetto all’implantologia classica. Per un trattamento definitivo occorrono comunque tre mesi: l’obiettivo del paziente è però l’apparenza estetica, che viene immediatamente preservata.
Quali altre tecniche impiega nella suo centro?
Posso citare la chirurgia laser per curare parodontite e gengivite.
Un intervento chirurgico, non invasivo, da affrontare senza anestesia: l’impulso laser è più rapido dell’impulso nervoso, quindi la sensazione dolorosa è praticamente inesistente, le infezioni si curano facilmente, e il processo di guarigione accelera attraverso la biostimolazione indotta dal laser stesso. I miglioramenti si avvertono già dopo una settimana e si concretizzano dopo tre settimane, riducendo sanguinamento e fastidi gengivali. Il laser è impiegato anche per rimozione del frenulo corto nei bambini: si tratta di quel filamento che collega le labbra agli incisivi, che talvolta causa malformazioni o alterazione della posizione degli incisivi frontali. Anche in questo caso i tempi di guarigione si accorciano notevolmente.
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