NINO LETTIERI – di Giuseppe Savarino

L’irresistibile eleganza dell’essere

L’affascinante storia di Nino Lettieri, raffinatissimo stilista d’alta moda, affonda le radici nella sua infanzia; la mamma sarta, i tessuti preziosi e tante signore di classe. Una commistione fortunata che non poteva lasciare indifferente il suo animo sensibile al bello. Le prime muse furono le bambole delle sorelle; pezzi di preziosa stoffa sottratti dall’atelier della madre diventavano superbe mini creazioni. Poi l’incontro con Egon Von Fustemberg e Gianfranco Ferrè cesellarono la sua raffinata ars sutoria. Armonia geometrica e proporzione sono i suoi codici stilistici. I suoi preziosi abiti dalla rigorosa costruzione sartoriale si fondono con il corpo femminile restituendo un’eleganza capace di esaltare l’essenza di chi li indossa, sarà per questo che il suo nome echeggia nei salotti di donne importanti in tutto il mondo.

Quando la fortuna gioca a favore; l’istintivo bisogno di creare bellezza.

La mia avventura partì quando all’età di otto/nove anni assaporai l’entourage che c’era nella sartoria di mia madre collocata all’interno dell’appartamento in cui vivevamo. Io ero testimone di tutta quell’attività: le signore che arrivavano, il profumo che lasciavano quando uscivano, il fascino che ne derivava. Così pensai di rubacchiare dei ritagli di tessuto che utilizzai per gli abiti delle bambole delle mie sorelle, alle quali ho finito per regalare guardaroba interi.Riuscivo a creare delle cose molto apprezzate da mia madre, che ne riteneva artefici le mie sorelle, finchè da grande non ho intrapreso manifestamente questa professione e lei ha compreso con grande orgoglio!

Nino Lettieri red carpet magazineIl vantaggio di poter sperimentare tutte le fasi iniziali del mestiere e le icone femminili.

L’ambiente della sartoria mi consentì, innanzitutto, di allenare il disegno in cui ero molto bravo: facevo i figurini senza aver fatto alcuna scuola di disegno e le mie icone femminili erano Mina, Raffaella Carrà e Loretta Giggi .Non uscivo di casa il sabato sera per seguire Canzonissima, Mille Luci, Fantastico! Ma quello era uno splendido momento storico di grande televisione!

Sin dal piccolo ho trascorso tanto tempo a rubare il mestiere e a tutt’oggi quando taglio un tessuto rivedo le mani di mia madre di cui ricalco i gesti con le forbici o quando disegno col gesso sul tessuto. Mia sorella dice che ho le sue stesse mani ed io ci credo perchè la genetica conta molto, tanto quanto la mimica facciale, i movimenti la postura ,etc.

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