GIANCARLO GIANNINI / di Michele Li Noce

Giannini uomo davanti al mondo che lo circonda e che parla dei suoi ruoli come chiave di lettura della società tenendo per se stesso quella parte intima e riservata, che sembra esaltare le cose che per noi sembrano marginali rispetto al suo mestiere di attore e che invece rivestono per lui grande importanza come per esempio, l’essere stato inventore o appassionato di fotografia.

Giancarlo Giannini intervista all'attore
Impossibile star dietro a tutta l’opera di Giancarlo Giannini

perché lo spazio non sarebbe sufficiente e si rischierebbe di trattarli in modo superficiale affrettato. Prenderemo spunto da alcune interpretazioni, per parlare di lui come attore che ha attraversato come altri grandi del cinema e dello spettacolo.
anni anche complicati portando sullo schermo una varietà di interpretazioni che hanno raccontato l’evoluzione stessa del mestiere di attore e i cambiamenti che sono avvenuti fra la fine degli anni 60 e il nostro tempo.
il suo mondo sia pubblico che privato.
Giannini in una recente intervista dice, parafrasando un vecchio detto:
“Tutto il male viene per giovare”, e questa se vogliamo, questo ottimismo permeato di malinconia al pensiero che comunque da un momento negativo si può trarre giovamento, racchiude in gran parte

Nella stessa intervista si definisce un perito elettronico che fa l’attore per gioco,

Un’umiltà e una schiettezza che si può trovare in diverse interviste nelle quali emerge più il lato del Giannini uomo.

Davanti al mondo che lo circonda e che parla dei suoi ruoli come chiave di lettura della società tenendo per se stesso quella parte intima e riservata che sembra esaltare le cose che per noi sembrano marginali rispetto al suo mestiere di attore e che invece rivestono per lui grande importanza come per esempio, l’essere stato inventore o appassionato di fotografia.

Forse è proprio questo suo distacco dal ruolo da interpretare, questa lievità nel suo rapporto con il mestiere di attore, che alla fine ci ha regalato personaggi assolutamente iconici, nati prima da menti eccelse come Lina Wertmuller o Luchino Visconti e trasposte in maniera sublime da Giancarlo Giannini

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