Iddu a Venezia
Presentato in concorso alla 81° Mostra del cinema di Venezia, ‘Iddu’ di Antonio Piazza, Fabio Grassadonia è un film liberamente ispirato a un periodo della vita di Matteo Messina Denaro.
Noto anche con i soprannomi U Siccu e Diabolik, Matteo Messina Denaro è stato un mafioso italiano, legato a Cosa nostra.
L’ultimo padrino è ben incarnato da Elio Germano che, come sempre, è un perfetto trasformista e qui nascosto, non svela le sue doti acroamatiche.
81 Venezia. ‘Iddu’ di Antonio Piazza, Fabio Grassadonia
Sebbene interessante da un punto di vista sociologico il film manca di qualcosa dal punto di vista artistico.
Forse il fatto che Messina Denaro fosse latitante da 30 anni. Forse il fatto che la scrittura è avvenuta sulla base di pizzini e carteggi. Forse il fatto che dopo poco il boss è stato catturato. I due registi sembrano essere rimasti spiazzati.
Dopo la cattura molto è emerso infatti sulla relazione con le numerose donne, sms, video, i rapporti intellettuali, l’amore per Shakespeare and Sex and the city, video cassette, cinema VHS e libri. Una vita insospettabile! Tutto questo nel film non c’è. E dal punto di vista giornalistico emerge quasi più di quanto narrato nel film che non è un agiografia. Ma nemmeno un ritratto profondo o psicanalitico. Rimane alle fine in una superficie che si autocompiace.
Seppur Elio Germano sia sempre attento alle performances e credibile, Servillo appare invece stanco, ormai dentro a un personaggio che non sembra mai mutare.
Peccato perchè l’idea era buona, oltre che socialmente rilevante e di condanna netta verso servizi deviati, politica mafia, insomma il solito know how italiano.
Trama
La carriera politica di Catello è andata in fumo dopo una sentenza di una manciata anni per associazione mafiosa. Ha perso tutto, e non esistono bugie o illusionismi in grado di resuscitare la sua fedina penale. Dunque, quando i servizi segreti gli chiedono di collaborare per catturare il suo figlioccio Matteo Messina Denaro – l’ultimo grande capo mafioso ancora in libertà – Catello intravede la possibilità di rimettersi in carreggiata e decide di accettare, instaurando un bizzarro scambio epistolare con il latitante.
81 Venezia. ‘Iddu’ di Antonio Piazza, Fabio Grassadonia
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