di Gaia Serena Simionati

Festa del cinema di Roma. A letto con Michel Gondry, il fim seguito dall’incontro con il regista

François Nemeta coglie al volo l’occasione con, ‘A letto con Michel Gondry’, di esplorare la creatività. Specie se esondante come quella di Michel Gondry.

I 53 asciutti minuti di ‘A letto con Michel Gondry’ forniscono infatti lo spunto per riflettere su come nasca un’opera d’arte, i suoi nascosti meccanismi, spesso frutto di nevrosi e disequilibri.

Esplorare la dinamica termoregolatrice di un frigo alle due di notte. Aprire e chiudere il frigo come fosse una porta spazio temporale. Filmarne la luce interna per incredibilmente verificare se davvero si spegne. Tagliuzzare cartoncini colorati che diventeranno animazione o cucinare dei papponi indefinibili e apparentemente immangiabili, sono solo alcuni dei divertissement notturni che conducono dall’insonnia alla creazione di grandi capolavori di regia. E inevitabilmente alla partogenesi di idee.

Quella di Gondry che, assieme a Nemeta racconta i suoi idoli: dal David Lynch di Strade perdute, a Duke Ellington, a Serge Gainsbourg. Passando per incontri notturni con la figlia Charlotte e Alain Chabat, il tutto fluisce come una barchetta in un fiume piena. Quello della assoluta indefinibile e prepotente creatività

Dedicato a Michel Gondry, visionario regista di Se mi lasci ti cancello. In A LETTO CON MICHEL GONDRY di François Nemeta, racconta nevrosi, insonnia, rari sogni e pillole varie di un grandissimo e trasversale artista.

Nel corso di una notte insonne l’eclettico cineasta discute delle sue influenze, dei suoi sogni/incubi, rivela i segreti del suo originale e impareggiabile processo creativo.

Distribuzione I WONDER PICTURES, dal 31 ottobre su iwonderfull.it

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