di Gaia Serena Simionati

MUDEC presenta la mostra fotografica dell’artista iraniana Newsha Tavakolian, “And they laughed at me” vincitrice della prima edizione del Photo Grant di Deloitte


AND THEY LAUGHED AT ME, Mudec 13 dicembre 2023 – 28 gennaio 2024

Neshwa Tavakolian mudec
The Tehran sky during an reenactment of the Iran-Iraq war by paramilitary volunteers.

Deloitte e 24 ORE Cultura

Fondazione Deloitte e Deloitte Italia in collaborazione con 24 ORE Cultura presentano al Mudec Photo And They Laughed at Me dell’artista iraniana Newsha Tavakolian (Teheran, 1981). La grande mostra fotografica – fino al 28 gennaio 2024 – è curata da Denis Curti.

Rappresenta la conclusione della prima edizione del Photo Grant di Deloitte e Fondazione Deloitte. And They Laughed at Me è infatti il progetto vincitore della sezione Segnalazioni. All’interno della mostra, sarà esposta anche una selezione di elementi dal progetto Dust From Home della fotografa brasiliana Fernanda Liberti (Rio de Janeiro, 1994).
 

Il Photo Grant

Il Photo Grant di Deloitte, concorso fotografico tra i più importanti d’Italia e tra i principali a livello internazionale, è promosso da Deloitte Italia con il patrocinio di Fondazione Deloitte e in collaborazione con 24 ORE Cultura, la direzione artistica di Denis Curti e il team di BlackCamera. 
Il tema proposto per la prima edizione Photo Grant di Deloitte è stato Connections. Oltre 700 autrici e autori hanno lavorato per proporre una propria narrazione e interpretazione visiva di cosa significhi – secondo la propria sensibilità artistica – “essere connessi” a livello umano, professionale, economico o ambientale.  
 
Il tema delle “connessioni”, sviluppato attraverso il mezzo artistico della fotografia e interpretato da artisti di diverse culture nel mondo. Ecco perchè trova nel Mudec il luogo espositivo più coerente per dare piena voce al progetto Photo Grant di Deloitte e Fondazione Deloitte.

Il lavoro di Newsha Tavakolian viene presentato – attraverso un allestimento immersivo – negli spazi esclusivi di Mudec Photo, che dal 2018 ospita le mostre dei più grandi fotografi del Novecento.
Lo sguardo della fotografa in questo progetto espositivo rappresenta una testimonianza vivida di una società in continua evoluzione e delle lotte di coloro che la compongono.

Newsha Tavakolian è nata a Teheran nel 1981. Ha lavorato per strada come fotografa in momenti di apertura del suo paese, l’Iran. Invece nei periodi di grande censura ha sperimentato modi alternativi per contribuire con il suo linguaggio artistico a documentare quei cambiamenti e quegli eventi che inevitabilmente continuano a plasmarci oggi.
And They Laughed at Me intende riflettere su una strategia di repressione militare iraniana finalizzata ad accecare le persone mediante proiettili di gomma. Questa misura distopica, spesso utilizzata dalla polizia per impedire la diffusione di informazioni, mira a prevenire che la popolazione sia consapevole di ciò che accade nella contemporaneità.
Il percorso espositivo svela la maturità narrativa delle immagini e la profonda carica umana del lavoro dell’artista, un vero e proprio manifesto che utilizza il linguaggio visivo per contrastare il terrorismo repressivo di un organismo politico. Esso mira a sopprimere l’autodeterminazione individuale a vantaggio di fini totalitari.

Le immagini di Newsha Tavakolian riflettono la sfida di interpretare la storia collettiva in un mondo in Iran segnato dall’oppressione politica. Le sue fotografie sono cariche di interrogativi e mettono in evidenza il conflitto tra la società imposta e il desiderio di cambiamento individuale. Emerge fortemente come la paura indotta dalle decisioni politiche iraniane abbia trasformato la stessa organizzazione sociale in una minaccia per l’ordine costituito. Nel contesto di questa realtà oppressiva, le opere in mostra rappresentano una voce coraggiosa che si oppone a un destino ineluttabile, combinando elementi tipici del reportage e composizioni concettuali che rivelano il dramma dell’oppressione e finiscono per tracciare un cammino rivoluzionario verso la libertà, ispirato dall’unione di tante anime coraggiose.

La parola all’artista


«Per questo progetto ho scelto consapevolmente una teoria di negativi dovuti a errori miei o di altri, allo sviluppatore del laboratorio o alla macchina fotografica» scrive l’artista. «Ho raccolto queste immagini indesiderate, imperfette, frammentate, perché anch’esse fanno parte della storia e delle narrazioni, non si possono cancellare. Mostrano la realtà grezza e non rifinita, a cui non possiamo sottrarci. I cambiamenti che non possiamo negare e l’inesorabilità del tempo che passa. All’epoca non ero formata professionalmente, il mio sguardo non aveva peso, era ingenuo, con una
disponibilità che mi faceva guardare e vagare in tutte le direzioni. Ora, a distanza di anni, a causa del tempo che passa il mio sguardo è diventato pesante; come posso liberarmene? Come posso liberare il mio sguardo da questo peso? Dalla rivisitazione di queste immagini d’archivio, sullo sfondo di eventi ancora una volta terribili, emerge un chiaro rito di passaggio dalla speranza e dai sogni della giovinezza verso la delusione della realtà e la conclusione che c’è una sola vera scelta nella vita: essere attratti dalle tenebre o scegliere di combattere le tenebre e andare verso la luce».
Con oltre 70 opere tra immagini d’archivio, scatti inediti e fotogrammi, la mostra And They Laughed at Me testimonia visivamente e racconta al visitatore il volto drammatico dell’oppressione in Iran, dal 1996 ad oggi. L’obiettivo della macchina fotografica di Newsha Tavakolian si “sostituisce agli occhi seviziati” dei suoi connazionali. Le sue immagini, pregnanti di carica umana, riescono ad amplificare la voce, a lungo soffocata, di tutti coloro che hanno subito
questa repressione e violenza.

La fotografa brasiliana Fernanda Liberti
A lato della mostra di Newsha Tavakolian viene presentata anche l’idea progettuale Dust From Home di Fernanda Liberti. La fotografa brasiliana si concentra sulla diversità delle migrazioni, prendendo spunto dalla storia della sua famiglia di origine siriana, italiana e albanese, che ha attraversato l’oceano per stabilirsi in Brasile, cercando un nuovo inizio. Fernanda ha iniziato il suo percorso utilizzando l’archivio fotografico di famiglia, con l’obiettivo di creare un legame visuale tra paesaggio, tempo, nostalgia, eredità e politica. La realizzazione di questo progetto diventerà
una mostra nell’edizione 2024 del Photo Grant di Deloitte.
La mostra And They Laughed at Me di Newsha Tavakolian è accompagnata da un catalogo edito da 24 ORE Cultura.


Note biografiche delle due artiste

Newsha Tavakolian (Teheran, 1981), membro di Magnum Photos, è una fotografa, artista visiva ed educatrice
iraniana nota per il suo lavoro che documenta la condizione umana. La sua fotografia è caratterizzata da una narrazione evocativa. Inoltre cattura le emozioni che modellano gli esseri umani.

Tra le sfide delle donne in Iran e nel mondo, le conseguenze delle tensioni nelle zone di conflitto, il suo lavoro esonda tra arte e documentario, confondendo i confini tra realtà e immaginazione. Tavakolian ha ricevuto numerosi premi. tra di essi il Carmignac Gestion Award, il Prince Claus Award. Molte collezioni private di istituzioni internazionali, tra cui il Victoria & Albert Museum, il Los Angeles County Museum of Art (LACMA), il British Museum, la Sackler Gallery e il Boston Museum of Fine Art. Nel 2019 Newsha Tavakolian ha realizzato il suo primo cortometraggio “For the Sake of Calmness”. Attualmente si sta preparando per la produzione del suo primo lungometraggio in Iran e Romania.

Fernanda Liberti (Rio de Janeiro, 1994) è un’artista brasiliana che lavora con la fotografia e il video. Cresciuta a Rio de
Janeiro, caotica città metropolitana circondata dalla foresta pluviale e dalla spiaggia; questo contrasto tra il mondo
naturale e quello artificiale è un tema ricorrente che esplora nel suo lavoro. Dalle foreste e cascate ai corpi umani e alle ambientazioni surreali, la sua opera è un tentativo di comprendere la nostra relazione con gli ambienti in continua evoluzione in cui viviamo. Uno studio per esplorare i ruoli e le esperienze postcoloniali delle persone afrodiscendenti, delle donne e delle persone LGBTQ+ nel ventunesimo secolo.

INFORMAZIONI MOSTRA

And They Laughed at Me di Newsha Tavakolian
Sede MUDEC – Museo delle Culture,Via Tortona 56
Date 13 dicembre 2023 – 28 gennaio 2024
Orari Lun 14.30 -19.30 | Mar, Mer, Ven, Dom 09.30 – 19.30 | Gio, Sab 9.30-22.30

Ingresso libero
Telefono tel. 02/54917 (lun-ven 10.00-17.00)
Sito deloittephotogrant.com mudec.it

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