di Gaia Serena Simionati

Le Donne del Muro Alto presentano Olympe Progetto vincitore dell’Avviso Pubblico di Roma Capitale 

Culture in Movimento 2023 – 2024

Centrale Preneste Teatro

lunedì 27 e martedì 28 novembre 2023 Laboratorio seguito da spettacolo teatrale

Appena usciti dalla giornata contro la violenza sulle donne e forse per celebrarne anche l’intelligenza, la fragilità, la costrizione che diventa arte, un’idea di teatro e carcere femminile esplode temi come cultura, emancipazione, occupazione e integrazione. In un sodalizio propedeutico al sociale, alla condivisone e all’ascolto si erge così la pièce Olympe.

Femmine con la effe maiuscola come Olympe de Gouges, pseudonimo di Marie Gouze, sono rare. Vissuta durante la rivoluzione francese, essa è stata una drammaturga e attivista francese che attivò una sua propria e singola rivoluzione. I suoi scritti femministi e abolizionisti ebbero grande risonanza e ispirarono altre donne, altri scambi.

La messa in scena dello spettacolo Olympe, sarà quindi nella stessa ottica, seguita da giornate di incontri rivolti a donne detenute, ex detenute e ammesse alle misure alternative alla detenzione, momento di scambio con giovani e pubblico.

Lunedì 27 e martedì 28 novembre 2023, presso il teatro Centrale Preneste, l’associazione Per Ananke propone due incontri di formazione dal titolo Teatro in carcere: la drammaturgia contemporanea nei luoghi ristretti. 

Gli incontri saranno tenuti da Francesca Tricarico, regista e ideatrice del progetto teatrale Le Donne del Muro Alto, di cui quest’anno ricorre il decennale.

ll progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale Culture in Movimento 2023 – 2024curato dal Dipartimento Attività Culturali e realizzato in collaborazione con SIAE

La partecipazione alle due giornate è aperta agli operatori del settore ed al pubblico ed è gratuita, e offre inoltre agli studenti la possibilità di attivare crediti formativi.

le donne del muro alto

L’occasione e gli incontri

Gli incontri saranno l’occasione di analizzare  la drammaturgia contemporanea, nata nei luoghi ristretti, con particolare attenzione alle carceri femminili. Inoltre anche i linguaggi utilizzati nel teatro sociale saranno un altro interessante focus. Sia degli allestimenti, sia degli attori provenienti da esperienze detentive. Al termine di ogni data, la compagnia incontrerà il pubblico per confrontarsi sui  temi, i percorsi e  le modalità di realizzazione dello spettacolo stesso.

Lo spettacolo Olympe

Lo spettacolo Olympe è scritto e diretto da Francesca Tricarico ed è interpretato dalle attrici ex detenute e ammesse alle misure alternative alla detenzione.

E’ tratto dal romanzo La donna che visse per un sogno di Maria Rosa Cutrufelli. Presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, con le musiche di Gerardo Casiello, nasce da un primo studio fatto nel 2015, all’interno del carcere Femminile di Rebibbia.

La storia racconta gli ultimi mesi di vita di Olympe de Gouges (1748 –1793), drammaturga e attivista francese vissuta durante la Rivoluzione. Essa dedicò la sua vita e le sue opere ai diritti delle donne, ma anche dei neri, degli orfani, degli anziani, dei disoccupati, dei poveri. Il racconto tocca i giorni trascorsi in carcere, fino al processo. Questo si conclude con l’esecuzione alla ghigliottina della protagonista.

Il testo vuole essere un invito a riflettere sui pericoli della censura. La negazione della libertà individuale e l’importanza della cultura come arma di difesa contro le ingiustizie sociali sono i temi fondanti

Teatro ascolto e arricchimento

Lo scopo è porre l’attenzione sulle caratteristiche, artistiche e creative di un teatro che nasce e si sviluppa al di fuori dei luoghi tradizionali. Il come agisca all’interno di questi luoghi tradizionali favorendo non solo la riflessione sulla drammaturgia e i linguaggi del teatro sociale è un insegnamento. Nasce così anche un proficuo dialogo costruttivo tra società civile e mondo carcerario.

Si impara a esercitare la cultura alla legalità, contrastare lo stigma legato alla detenzione con particolare attenzione alla detenzione femminile. 

Gli incontri e le rappresentazioni si inseriscono tra le  attività culturali volte a offrire occasioni diffuse di socializzazione, crescita culturale e formazione. Sia per gli spettatori che per le attrici coinvolte attraverso la lettura, nasce il confronto e lo studio di opere teatrali. Queste sono tratte dalla drammaturgia classica o meno. Vengono rivisitate alla luce delle biografie delle donne coinvolte, che hanno vissuto o stanno vivendo la detenzione nel Carcere di Rebibbia Femminile. Gli allestimenti teatrali sono in grado di attrarre una tipologia di pubblico estremamente variegata.

Non solo quindi appassionati ed esperti di teatro, ma anche spettatori legati al mondo detentivo e del sociale in generale e curiosi. Un pubblico diversificato che raramente si vede convivere insieme nei teatri tradizionali.

L’associazione Per Ananke nasce nel 2007. Fin dalla sua costituzione, si occupa di teatro, in particolare teatro sociale, lavorando nelle carceri, centri per la salute mentale, scuole di ogni ordine e grado, università.

Inoltre dal 2013 l’attività teatrale all’interno degli istituti di pena diventa l’attività principale dell’associazione, con la nascita del progetto Le Donne del Muro Alto. Infatti questo è il primo nella Casa Circondariale femminile di Rebibbia. Viene portato in seguito nella Casa Circondariale femminile di Latinan e anche in quella di Rebibbia Nuovo Complesso. Oggi è anche all’esterno con donne ammesse alle misure alternative alla detenzione ed ex detenute

PER INFORMAZIONI: 

La partecipazione agli incontri e agli spettacoli è gratuita e aperta al pubblico previa prenotazione a: infoledonnedelmuroalto@gmail.com

Programma:

lunedì 27 e martedì 28 novembre 2023

Centrale Preneste Teatro

Via Alberto da Giussano, 58 – Roma

ore 19.00

Laboratorio di formazione dello spettatore: Drammaturgia contemporanea nei luoghi ristretti a cura di Francesca Tricarico. 

ore 21.00

spettacolo Olympe 

Mobilità sostenibile:

Centrale Preneste Teatro, Via Alberto da Giussano, 58, 00176 Roma RM

bus: 81-112-113-213-312-409-545, tram: 5-14-19 fermata Prenestina/Giussano metro: C fermata Pigneto o Malatesta

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