di Gaia Serena Simionati

Fuori concorso, al 41 Torino Film Festival presentato GIANNI VERSACE, L’IMPERATORE DEI SOGNI di Mimmo Calopresti

‘Gianni Versace. L’imperatore dei sogni’

La moda veste l’umanità. L’arte la mette a nudo!

Versace le ha sperimentate entrambe creando un’ottima crasi tra le due.

Supportato dalla Film Commission Calabria, l’imperatore dei sogni, (non solo i suoi, ma anche quelli di chi gli stava a fianco), sviluppa un originale racconto tra fiction e documentario. E’ ricco di foto ricordi, reperti e rivisitazione della vita, dall’infanzia alla morte, del grande e iconoclasta stilista.

Colui che ha sfrondato i cliché della moda milanese e non solo, è narrato con gusto dal regista calabrese. Supportato da un’ottima fotografia, quella di Federico Torres

Originalissimo e sofisticato l’intervento del music editor, Andrea Fornaciari, che apre i molteplici capitoli della personalità e della vita dello stilista con pochi secondi di musiche straordinarie.

Molte erano quelle, le stesse, scelte da Versace durante le sfilate. Anche nel film hanno la stessa breve, fugace, ma intensa durata.

Esse, nostalgiche, sono un tuffo nel passato che allora era più roseo. Assieme a un montaggio variegato, dinamico, sposano perfettamente un racconto che si potrebbe tranquillamente approfondire con dei sequel, data la personalità adamantina e i molti vissuti di Gianni. La passione per la madre e gli abiti, Reggio Calabria, il bullismo, la vita sentimentale, il tumore, l’assassinio, Los Angeles e la sua morte improvvisa, a soli 5o anni, è la vita di 20 persone assieme

versace

Sinossi: ‘Gianni Versace. L’imperatore dei sogni’

Il viaggio di Gianni Versace inizia nel 1971. Da quel magico tratto di mediterraneo, il km di Reggio Calabria, parte per Milano portando con se il fratello Santo e la sorella Donatella, futuri e suoi più importanti collaboratori. Lasciandosi alle spalle gli anni di formazione, lo studio, gli affetti famigliari e soprattutto la leggendaria sartoria della madre, Gianni sale al nord.

Piano piano crea il suo inconfondibile stile, trendy, innovativo. Sa essere esteticamente audace, al tempo stesso soft e impalpabile.

Milano è il luogo perfetto per cominciare una rivoluzione fino a quel momento sognata. Si prefigura li un nuovo prototipo di uomo e una nuova donna. Nuovi eroi metropolitani.

Queste erano le metropoli che si assomigliavano tra di loro. Li le persone non hanno tempo da dedicare alla contemplazione, ma solo alla produzione e al lavoro.

La parola al regista Mimmo Calopresti

Inoltre, prosegue il regista, «Il film non è un documentario sulla moda. E non è nemmeno l’agiografia acritica di chi, venuto dal niente, ha costruito un impero. Versace non è l’emigrante di successo che con rabbia rosicchia un posto a tavola tra i vip. No, il nome Versace è stato un punto di svolta nel costume e nel modo di pensare del secolo scorso.

E ciò ha saputo sopravvivere al suo fondatore e affermarsi in modo unico anche nel primo ventennio del nuovo millennio.

La rivoluzione di Gianni Versace

Per quanto riguarda l’innovazione, dobbiamo ammettere che Versace ha quindi rivoluzionato il maschio. Facendolo uscire da convenzioni e stereotipi ormai sedimentati nell’immaginario collettivo, gli ha tolto la cravatta, lo ha ricoperto di metalli e materiali bizzarri.

Lo ha fatto giocare con il suo lato femmineo e al tempo stesso gli ha dato un’aura da guerriero. Fragilità e mascolinità. Personalità e fluidità. Neoclassico e futuro immaginifico».

Il cast ‘Gianni Versace. L’imperatore dei sogni’

Infine molti sono gli attori e ben diretti. Gianni da Giovane è Leonardo Maltese. Francesca Versace è Vera Dragone. Santo Versace è Antonio Oppedisano. Donatella Versace è Clio Calopresti. Mentre Gianni Bambino è Eugenio Caracciolo.

La produzione

REGIA e SOGGETTO: Mimmo Calopresti. La SCENEGGIATURA è di Mimmo Calopresti, Monica Zapelli.

La FOTOGRAFIA di Federico Torres. Il MONTAGGIO di Irene Vecchio. La SCENOGRAFIA di Massimo Spano.

mentre gli eleganti COSTUMI di Maria Fassari. La MUSICA di Andrea Fornaciari.

Infine, la PRODUZIONE, nome omen, è di Quality Film.

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